SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE
[6]Che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Cristo, amandoci, ci ha liberati dalla nostra morte spirituale. La morte è solitudine, egoismo, chiusura nei vizi e nei peccati, allontanamento dell’uomo dall’uomo, schiavitù dell’uomo sull’uomo, asservimento dell’uomo all’uomo.
Cristo, amandoci, ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre. Ha fatto di noi, cioè, degli uomini a servizio della salvezza dell’uomo.
Chi è il sacerdote? È l’uomo di Dio che offre se stesso in sacrificio per la redenzione dei suoi fratelli.
Chi vuole conoscere le proprietà del suo sacerdozio e il ministero che esso comporta, deve partire da Cristo, che diede compimento a tutti i significati contenuti nel sacerdozio antico.
Cristo Gesù è colui che si offre, che si lascia immolare, che sacrifica la sua vita al Padre per la redenzione dei suoi fratelli.
Cristo Gesù è il “Donato del Padre” per la salvezza del mondo.
Ogni suo discepolo, in Lui, diviene il “Donato del Padre” per la salvezza dei suoi fratelli, di ogni uomo.
Questa verità è contenuta sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento:
“Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti” (Es 19,5-6).
“Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. (1Pt 2,5).
“Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce” (1Pt 2,9).
“Che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen” (Ap 1,6).
“E li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti e regneranno sopra la terra” (Ap 5,10).
“Beati e santi coloro che prendon parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni” (Ap 20,6).
Chi è allora il cristiano? È colui che è già stato dato dal Padre per la salvezza del mondo.
È colui che assieme agli altri discepoli di Gesù deve costituire sulla terra un regno nel quale c’è una sola legge: quella di dare ognuno la vita per gli altri, in tutto come ha fatto Cristo Gesù.
È in questa fondamentale legge del regno la forza del cristianesimo. Chi entra in questa legge e la osserva, salva il mondo, come Cristo ha salvato il mondo.
Chi esce da questa legge, non è più sacerdote per il suo Dio e Padre e in nessun modo potrà mai operare redenzione e salvezza per l’umanità.
A Cristo Gesù va la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Sono potenza e gloria eterne, divine. Sono gloria e potenza che appartengono allo stesso Dio.
Con queste parole Giovanni proclama la divinità di Cristo Gesù.
Gesù è veramente Dio. Lui è il Figlio Unigenito del Padre. Ma viene rivestito di gloria e di potenza divine anche nella sua umanità.
Nella sua umanità egli è rivestito di gloria e di potenza eterna.
Anche nella sua umanità egli è in tutto simile a Dio.
Sarete come Dio. Si compie la parola di satana, pronunziata ad Eva. Si compie però non secondo la sua menzogna. Si compie secondo la verità di Dio.
Si compie non per superbia, ma per umiltà; non per disobbedienza, ma per obbedienza fino alla morte e alla morte di croce.
In ogni parola della Scrittura c’è un mistero. Solamente che la creatura lo pone fuori della sua verità eterna e lo distorce ai danni dell’uomo.
Una cosa è certa: in Cristo l’umanità è divenuta in tutto simile a Dio. In Cristo l’umanità è di Dio ed è rivestita tutta di Lui. In Cristo veramente l’uomo è simile a Dio.
È il mistero dei misteri. La mente in questo mistero si perde, si annulla e diviene silenzio adorante e contemplante.
Anche questa è rivelazione del Libro dell’Apocalisse: se l’uomo vuole divenire immortale, vuole conservare la sua vita per sempre, la deve conservare alla maniera di Cristo, non alla maniera degli uomini, o di satana.
Se l’uomo vuole rivestirsi di immortalità, di eternità, di vita divina, piena, deve perseverare sino alla fine e vivere la sua nuova essenza: quella di essere sacerdote per il suo Dio e Padre, in Cristo, con Cristo, per Cristo.
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