sabato 27 agosto 2022

La malattia più grande non è quella del corpo, ma quella dell’anima.

 


Messaggio ricevuto da Marilda Santana a Piedade dos Gerais domenica 14.08.2022


Festa del papà
 (in Brasile si festeggia la seconda domenica di agosto)


Cari figli,
oggi è una domenica speciale, piena di pace, di amore e di gioia per questo momento, per ogni padre qui presente, soprattutto per il Padre dei Cieli, il Divino Padre Eterno.

Oggi chiediamo in modo molto speciale la grazia dell’amore nel cuore dei padri. Che i padri possano riflettere l’amore di Dio nelle loro anime, nei loro cuori, in ogni atto, in ogni opera. La missione che Gesù ha affidato all’uomo è importantissima: avere zelo, attenzione e affetto per la famiglia, che è e deve essere per i padri il dono più grande nella vita. Felice il padre e felice il figlio che lodano il Divino Padre Eterno per questo amore che si riflette così vivamente e grandemente in noi.

Oggi in modo speciale vogliamo anche invocare il Divino Padre Eterno, il nostro Padre Creatore, per la pace in Brasile e nel mondo. C’è tanta sofferenza sulla Terra, c’è tanta mancanza di gioia nel cuore dei figli, di perdono, di unione. In quest’anno che sta passando così in fretta, anno dedicato alla fraternità, l’umanità ha tanto bisogno di essere fraterna. Questo è un appello di Gesù Misericordioso per il mondo: la fraternità, l’unità tra i popoli, l’unione per vincere ogni sorta di disuguaglianza. Ed è per questo che oggi facciamo questa supplica al Padre del Cielo per la pace, per la guarigione dei cuori.

La malattia più grande non è quella del corpo, ma quella dell’anima. E l’uomo non si rende conto della grandezza di questa malattia sulla Terra. Non si rende conto di quanto il suo cuore stia male, di quanto la sua anima sia inferma. Solo Dio – Padre Amorevole – può alleviare questa sofferenza dell’umanità, questo dolore che è invisibile agli occhi ma che ha devastato nel mondo tanti e tanti figli. Dunque supplichiamo questa guarigione interiore, questo esorcismo del quale tutti oggi hanno bisogno.

Ci sono tante contaminazioni, il peccato ha distrutto tanti cuori, anche di padri. I padri devono amare di più, essere più presenti, guidare i propri figli essendo per loro segno dell’amore di Dio. Oggi purtroppo sentiamo la carenza dell’affetto paterno, della paternità vera. Ed è per questo che chiediamo a Dio questo esorcismo, questa liberazione, questa guarigione.

Questo mondo oggi è tanto diviso, l’umanità non ha solidarietà verso il prossimo, non sa essere solidale con il suo simile. La fraternità è ciò che porta l’uomo ad essere caritatevole e solidale, ad avere una carità che è maggiore di un pezzo di pane, una carità che è amore e perdono. C’è tanta difficoltà nell’uomo a perdonare. Ci sono tanti figli che non perdonano i propri genitori e ci sono tanti genitori che non perdonano i propri figli. Allora ci vuole questa fraternità solidale, questa campagna solidale della fraternità cristiana, di Cristo Gesù in noi, che mette nelle nostre mani il profumo della misericordia, il profumo della redenzione, della passione e della resurrezione. Quanta liberazione Gesù ha portato al mondo! E quanta liberazione oggi la misericordia divina porterà all’umanità, soprattutto allontanando dall’umanità il pericolo della guerra, delle divisioni, delle infermità del corpo, dell’anima, della mancanza di perdono, di condivisione.

Che gli uomini si uniscano di più al Sacro e Misericordioso Cuore di Gesù, chiedendo sempre perdono. Perdono per le debolezze, perdono per le mancanze, perdono per i momenti di turbamento. L’umanità non ha mai vissuto così tanti forti turbamenti. Quanta tristezza sta vivendo l’umanità! Quanta sofferenza soffrono oggi i figli di Dio! In questo momento invocate il Padre per i genitori, per le famiglie, per la Santa Chiesa, per tutto il clero, affinché ci sia un’evangelizzazione sapiente. L’uomo oggi ha tanto bisogno della sapienza, questa sapienza che è lo Spirito Santo che scende su di noi, che parla in noi, che guida ciascuno di noi, proteggendo, portando forza in un momento di tanta fragilità, in cui l’umanità così freddamente permette che il male domini, che il male regni, che il male si prenda gioco di tante famiglie, di tanti cuori.

Ed è per questo che invochiamo questo Padre Celeste, questo Padre che ha creato tutto per amore. Se chiudiamo gli occhi al mondo e apriamo il nostro cuore a Dio, vediamo che questo Padre ha creato tutto per amore e sempre per amore fece all’uomo il dono di essere padre. Per amore! Un padre è amore di Dio, un padre è grazia di Dio, è benedizione di Dio. Questo mondo è il lievito delle mani divine, del Creatore, di questo Divino Padre Creatore. E questo Divino Padre Creatore ha portato al mondo lievito che è la famiglia, il lievito della moltiplicazione, il lievito della fraternità, il lievito della solidarietà, coltivando nei cuori la grazia dell’amore più puro, più profondo e vero, che è la famiglia.

Oggi quello che chiedo a San Giuseppe – che anch’egli in una forma così sublime è padre, padre di tutti, protettore della Santa Chiesa – è di portare molto discernimento ai padri qui sulla Terra, affinché possano essere suoi imitatori. Che i padri imitino San Giuseppe: nel lavoro, nell’educazione, nella religiosità, nell’amore, nel perdono, nella carità. In un certo senso Dio, nello scegliere San Giuseppe, permise che Dio stesso, il Bambino Gesù, avesse sulla Terra la protezione di un padre. E questo padre oggi è scelto da Gesù per essere il protettore dei padri qui sulla Terra. È così bello guardare alla radice della religiosità, cercare l’essenza di questa radice: dal Padre Creatore a tutti i padri qui sulla Terra.

Vogliamo crescere in questo amore che fortificherà, guiderà, evangelizzerà. I padri oggi sono invitati ad essere anche padri evangelizzatori. Ecco perché tanti padri oggi diventano diaconi, missionari, ministri, ferventi evangelizzatori. È una grande grazia di Dio, un dono che Dio ha dato alla paternità del cuore di un uomo: questa grazia dello zelo, principalmente religioso, verso la sua famiglia. E noi qui oggi abbiamo tanti padri che sono presenti, padri che sono un esempio per i loro figli: esempio di amore e di lavoro.

Tanti padri in questo momento hanno bisogno dell’affetto dei figli. Siate più pazienti con i vostri padri! Soprattutto nel momento della vecchiaia. Non siate figli ribelli, ma figli docili, perché i vostri padri meritano ogni amore. Essi un giorno dedicarono tutto affinché voi cresceste forti e foste vittoriosi nella vita. Allora siate più pazienti con i vostri padri.

Per i padri che sono nella fase di edificazione della famiglia: siate più pazienti con i vostri figli, comprendete di più i vostri figli, perché attraversano momenti di forti tribolazioni. Oggi il mondo è pieno di tempeste forti, di sfide innumerevoli. Più grande è la conoscenza dell’uomo, più egli si allontana da Dio e più ha bisogno di Dio. Allora siate pazienti con i vostri figli nella formazione, soprattutto religiosa. Ma siate anche perseveranti e saldi, non permettete che i vostri figli divengano dominatori, perché raccoglieranno il vostro esempio. Allora siate padri esemplari, corrispondendo in modo sapiente all’edificazione della vostra famiglia.

E ci sono molti padri che non sono più qui. Ci sono tanti figli che oggi vorrebbero abbracciare i propri padri. Tanti figli qui presenti vorrebbero abbracciare i propri padri! Abbracciate con il cuore i vostri padri che oggi sono già nella pace e nella gloria, e chiedete sempre al Padre di farvi camminare nella luce qui sulla Terra. Perché i buoni padri vogliono sempre che i loro figli qui sulla Terra camminino nella luce, che siano illuminati, perseveranti, che non si perdano mai d’animo e che anche davanti ai momenti più difficili della vita trovino la forza per proseguire. Abbiamo la testimonianza viva di padri che non sono più presenti fisicamente ma che sono presenti nel cuore dei figli e non cesseranno mai di esservi. Un padre non muore mai, vivrà per sempre nel cuore di un figlio.

La vita è soltanto un passaggio e molti non sono più nel passaggio. Per questo valorizza ogni giorno, ringrazia Dio in ogni momento. Oggi, in modo speciale, rivolgi lo sguardo al Cielo e ringrazia perché hai un Padre che ti ama e questo Padre è un Padre Eterno. È un Padre Creatore. Allora ringrazia per tutte le bellezze materiali, spirituali e temporali che Egli ha creato per te. La cosa più bella che Egli ha creato sei stato tu, a sua immagine e somiglianza. Allora abbi la volontà di essere immagine e somiglianza di Dio, guarda questo santuario e vedi la semplicità, ma vedi anche la mano di Dio su di noi e sappi che Dio ti ha creato perché ti ama, oggi ti evangelizza perché ti ama, e se diede il proprio Figlio per salvarti è perché ti ama. Gesù ti ama infinitamente.

Con grande affetto, in questa domenica di gioia e di pace per i padri, voglio benedire anche le madri, i figli, i giovani, i bambini, i nonni, tutta la Santa Chiesa, i sacerdoti – che sono padri spirituali del loro gregge – e voglio chiedere in questo momento a Gesù, a San Giuseppe e alla Santissima Trinità di dimorare nei nostri cuori.

in questo momento la Madonna benedice tutti

Cari figli,
benedire voi, benedire i padri, significa anche sentire quanto siamo – io Maria, insieme ai figli e ai padri – benedetti da Dio, dal grande Padre Creatore.

Che benedizione avere la gioia di vivere, in questo pomeriggio di oggi, un incontro con questo Padre nei nostri cuori! Un Padre che riempie la nostra vita di grazia, di benedizioni, di pace, che riempie la nostra vita di luce affinché possiamo camminare in questa misericordia e ottenere il Trionfo del mio Cuore Immacolato. Sono certa che questo è il desiderio del Padre Creatore per i figli qui sulla Terra: il Trionfo del mio Cuore Immacolato! Ed è per questo che desidero per voi la pace, la pace di Dio che è Padre, la pace di Dio che è Figlio e la pace di Dio che è lo Spirito Santo su di noi.

Chiedo sempre a Gesù di benedire i fiori – soprattutto quelli che oggi sono stati offerti al Divino Padre Eterno – gli chiedo di benedirli per la guarigione, la liberazione e l’esorcismo dei cuori bisognosi di questa grazia. Ricevete questa grazia, questi fiori benedetti da Gesù.

Vi auguro molta pace.

Ho benedetto tutti i missionari, la vostra missione, il vostro cammino, perché tutti voi avete un dono di Dio e questo dono di Dio dev’essere vissuto per la gloria e vittoria della Santissima Trinità in mezzo a noi.

Vivete questo dono, abbracciate questo dono e siate felici dei vostri padri, perché i vostri padri sono un dono di Dio per la vostra vita. Come San Giuseppe è stato un dono di Dio per Gesù, il padre che hai qui oggi è un dono di Dio per te. E il padre che non è più qui è stato e sempre sarà un dono di Dio per te.

Rimanete tutti nella gioia di sapere che Dio è Padre. Per questo esistono tanti padri che sono benedizione di Dio qui sulla Terra.

Ecco la Serva di Dio, la Madre della Pietà, l’Immacolata Concezione. Il Signore mi chiama.

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