LA VERGINE MARIA
“… Vedi, ciò sarebbe successo nella Redenzione. Se la mia cara Mamma non avesse voluto far conoscere che era la mia Madre, che Mi aveva concepito nel suo seno verginale, che Mi nutrì col suo latte, la mia venuta sulla terra, la Redenzione darebbe dell’incredibile e nessuno si sarebbe indotto a credere e a ricevere i beni che ci sono nella Redenzione. Invece, col far conoscere la mia Madre chi era lei, la esente da ogni macchia, anche d’origine, un prodigio della Grazia, come lei amò come teneri figli tutte le creature e per amor loro sacrificare la vita di suo Figlio e Dio, la Redenzione ebbe maggior importanza, si rese più accessibile alla mente umana e vi formò il regno della Redenzione coi suoi copiosi effetti. Sicché l’intrecciare mia Madre nell’opera della Redenzione non fu altro che dare maggiore importanza al gran bene che venni a fare sulla terra. Dovendo Io essere visibile a tutti, prendere umana carne, dovevo servirmene di una creatura della razza umana che dovevo sublimare su tutti, per compiere i miei alti disegni. Ora, se ciò successe per formare il regno della mia Redenzione sulla terra, così pure, dovendo formare il regno della mia Volontà, è necessario che si conosca un’altra creatura, in cui deve avere l’origine e il principio il vero regnare della mia Volontà, chi essa sia, quanto l’ho amata, come l’ho sacrificata per tutti e per ciascuno…, in una parola, tutto ciò che la mia Volontà ha disposto e versato in lei…” (16°, 4-12-1923)
negli scritti di Luisa Piccarreta
Nessun commento:
Posta un commento