mercoledì 3 agosto 2022

Quello che io intendo con ogni verità e chiarezza si è che il mio cuore ama grandemente assai più di quello che l'intelletto conosce.

 


Chiudiamo questa ormai lunga rassegna dei principali elementi costitutivi e  caratteristici della vita d'unione con la certezza assoluta che ha l'anima unita  a Dio. Il demonio non può falsificare o adulterare questa unione, anzi nemmeno  la conosce, perché in questo stato Dio e l'anima formano come un tutt'uno e il  diavolo non le si può nemmeno avvicinare. E' questo un fenomeno in qualche modo  paradossale e sconcertante nella condotta dell'anima. La certezza così chiara ed  evidente della presenza di Dio, sentita in una maniera ineffabile, e delle  realtà delle divine operazioni, non rende tranquilla l'anima nel lungo e  doloroso periodo delle purificazioni passive. Ma non vi è contraddizione, come  risulterà meglio da quanto si dirà altrove in questa stessa introduzione:   "Quello che io intendo con ogni verità e chiarezza si è che il mio cuore ama  grandemente assai più di quello che l'intelletto conosce. Di questo solo son  certo e nessun dubbio intorno a questo mai si è affacciato alla mente, e non  credo di mentire asserendo di non essere giammai stato tentato intorno a questo.  Io son tanto certo che la mia volontà ama questo tenerissimo Sposo, che dopo la  sacra Scrittura di nessun'altra cosa son tanto certo quanto di questo" (24 10  1913).  

"A dire il vero, l'anima pur sentendo queste pene più terribili della stessa  morte, non vorrebbe che cessassero mai. E' un mistero che non so comprenderlo e  molto meno darlo ad intendere; eppure lo spirito è certo di tutto ciò che in lui  passa e come il tutto in lui si svolge. Ha un'idea, o meglio, egli vede tutto e  con chiarissima intelligenza, e solo perché in questo basso mondo non trova  oggetto alcuno a cui poterlo anche pallidamente assimilarlo, gli riesce  d'assoluta impossibilità di manifestare ciò che in lui si passa" (16 2 1915; cf.  anche 1 11 1913).

PADRE PIO DA PIETRELCINA 

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