Gesù, Tempio della Divinità
Voi siete, o Umanità santa, il Tempio sacro della Divinità, il primo per la eccellenza e l’unico per la singolarità! Tempio nel quale la divinità riposa più santamente degnamente, e mirabilmente, che nell’ordine e nello stato medesimo della gloria, il quale ha il suo Impero nel Cielo come l’ordine della grazia ha il suo regno sulla terra. Il Verbo Divino e eterno abita in quella sua Umanità come in una natura sua propria, come in una natura ch’Egli si appropria in modo unico e singolare, non già soltanto per l’infusione di qualche grazia o di qualche illuminazione accidentale, ma per la comunicazione della sua sussistenza.
Gesù medesimo applicava a se stesso questo titolo di Tempio quando chiamava il suo corpo il Tempio che gli Ebrei dovevano distruggere e che Egli doveva riedificare in tre giorni (Gv 2, 20).
Card. Pietro de Bérulle
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