Padre Nunzio Palmieri da Teano visse accanto a Padre Pio dal 1950 al 1953. Egli aveva l’incombenza della sacrestia e delle prenotazioni alle confessioni di Padre Pio. Così scrisse: “Una volta una signora mi consegnò una busta, ingiungendomi di consegnarla chiusa a Padre Pio. Disse che aveva urgente bisogno di una risposta. Io andai sopra e incontrai Padre Pio nel corridoio e gli porsi la busta cercando di spiegargli di chi era. Egli non prese la busta e non mi fece neppure finire di parlare. Disse solo, in dialetto: ‘Guagliò, vattenne!’ (Ragazzo, vattene). Io, incurante lo accompagnai alla cella e entrato nella cella gli feci presente di nuovo la richiesta della signora. Padre Pio: ‘Padre, se ne vada!’
Io ero ancora con la busta in mano, e sfidando la mia timidezza, aspettai che Padre Pio uscisse dal bagno e gli dissi: ‘Padre, la signora di sotto vuole una risposta.’ Padre Pio: ‘Va giù, alla signora dille che il matrimonio tende all’unione e non alla separazione. I matrimoni si acconciano e non si sconciano.’
Ritornato dalla signora, le consegnai la busta chiusa come me l’aveva data, le riferii che Padre Pio aveva rifiutato la busta e le dava quella risposta. La signora si irrigidì e confusa e meravigliata disse: ‘Come fa a sapere? Come fa a sapere che cosa è scritto nella busta? Non l’ha neppure aperta!’” 104
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