LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
9E in quel giorno – oracolo del Signore – verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno sbigottiti».
Ancora leggiamo questo versetto con l’immagine del leone che esce dalla boscaglia. Quando il leone esce, potrà un qualche animale resistergli?
E in quel giorno – oracolo del Signore – verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi. I sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno sbigottiti.
Capi, sacerdoti, profeti sono i responsabili della distruzione di Giuda. La loro speranza, la loro sicurezza, ogni loro certezza si rivela in quel giorno inutile.
Dinanzi al leone che esce dalla boscaglia non vi sono né re, né sacerdoti, né profeti che possano opporsi. Uno solo è fortezza del popolo: il Signore.
Ma il Signore è stato rinnegato, tradito, venduto agli idoli. Come potrà salvare? Il Signore non salva e nessuno salva. Il leone afferra e uccide.
Per questo motivo viene meno il coraggio del re e il coraggio dei popoli. Per lo stesso motivo i sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno sbigottiti.
È purissima verità: solo il Signore è salvezza e redenzione del suo popolo. Se il Signore non è con il suo popolo, nessuno lo potrà salvare.
10Allora io dissi: «Ah, Signore Dio, hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: “Voi avrete pace”, mentre una spada giunge fino alla gola».
Ora è il profeta che parla al Signore. Dinanzi a questa profezia nella quale non vi è spazio tra annunzio e devastazione, lui pensa di aver ingannato Giuda.
In verità non è il profeta che lo ha ingannato, ma il Signore. Ha promesso pace per Gerusalemme, mentre ora la profezia dice esattamente il contrario.
Allora io dissi: Ah, Signore Dio, hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace.
Se prima il Signore ha detto: voi avrete pace, perché ora annunzia la distruzione? Perché dire: Avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola?
La risposta è semplice. Non è il Signore che ha promesso la pace. La pace sempre l’hanno promessa i falsi profeti. La pace di Dio è dalla conversione.
Sempre il Signore lo ha gridato per mezzo di tutti i suoi profeti: Non c’è pace per gli empi. Gli empi non sono i pagani, ma tutti gli idolatri.
Geremia può rassicurare il suo cuore e la sua coscienza. I veri profeti mai hanno promesso pace per Gerusalemme, ma sempre distruzione e rovina.
Sempre attraverso i veri profeti, Giuda è stato con costanza, insistenza, premura alla conversione, ad abbandonare la sua idolatria.
La pace annunziata dai veri profeti è sempre il frutto della grande conversione del popolo del Signore. Senza conversione nessuna pace, mai.
Nessun commento:
Posta un commento