lunedì 25 ottobre 2021

GESÙ BAMBINO NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA

 


«Trovandomi nel solito mio stato, è venuto il benedetto Gesù da Bambino; mi  baciava, mi stringeva, mi carezzava, e molte volte ritornava con baci e abbracci. Io mi  meravigliavo ché Gesù aveva trasceso con me, vilissima, a trattenersi con me con baci  ed abbracci. Io li restituivo, ma timida, e Gesù con una luce che usciva da Lui mi ha fatto  comprendere che, venendo, è sempre un bene grande, non solo per me, ma per il  mondo intero, in modo che con l’amare e sfogarsi con un’anima, viene a riguardare tutta  l’umanità intera, perché in quell’anima ci sono tanti vincoli che uniscono tutti: vincoli di  somiglianza, vincoli di paternità e di figliolanza, vincoli di fratellanza, vincoli dell’essere  tutti usciti e creati dalle sue mani, vincoli dall’essere stati tutti da Lui redenti e che ci vede  marcati col suo sangue. Quindi, vedendo tutto questo, amando e favorendo un’anima,  restano amati e favoriti gli altri, se non in tutto almeno in parte. Onde, venendo a me  Gesù benedetto e trovandoci in tempo di flagelli, baciandomi, abbracciandomi,  carezzandomi e guardandomi, voleva riguardare tutti gli altri e risparmiarli in qualche  modo in] parte, se non in tutto…» [   (Vol. 9°, 03.09.1910) 

Pablo Martín Sanguiao

Nessun commento:

Posta un commento