La Battaglia Finale del Diavolo
Il Messaggio di Fatima è una vera e propria profezia di vitale importanza per la Chiesa ed il mondo intero, in quest’epoca della storia umana. Il Messaggio è stato consegnato personalmente dalla Madre di Dio; è stato autenticato da miracoli pubblici indiscutibili, testimoniati da decine di migliaia di persone; è stato approvato ufficialmente dalla Chiesa e considerato degno di essere creduto; ha ricevuto l’esplicito sostegno da parte di ben sette papi, tra i quali Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. In breve, il Messaggio di Fatima non può assolutamente essere ignorato. Come disse Papa Giovanni Paolo II, il Messaggio di Fatima impone un obbligo alla Chiesa.
Il Messaggio di Fatima chiede che venga stabilita in tutto il mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria – e quindi la Fede Cattolica. A tal fine, Il Signore ha deciso che nella nostra epoca avvengano una solenne e pubblica Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, compiuta dal Papa insieme ai vescovi, e che menzioni specificatamente ed unicamente la Russia, la successiva conversione della Russia al Cattolicesimo ed il Trionfo del Cuore Immacolato, in Russia e successivamente in tutto il mondo.
Il Terzo Segreto di Fatima (nella parte che deve ancora essere rivelata) predice ciò che i Cattolici sono già in grado di vedere tutto attorno a loro: una catastrofica perdita della fede e della disciplina all’interno della Chiesa, eresie, scandali e l’apostasia che si diffondono praticamente in tutto il mondo Cattolico. Tra le numerose prove che abbiamo fin qui presentato, a questo riguardo ve n’è una in particolare: la frase fondamentale del Messaggio di Fatima - che il Segretario di Stato del Vaticano ha tentato di nascondere, sperando che potessimo dimenticarcene: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede ecc”. Sì, in Portogallo il dogma si conserverà, ma questo non avverrà nelle altre parti del mondo, come abbiamo già visto. Dobbiamo ancora una volta richiamare alla memoria le parole pronunciate da Pio XII, alla luce delle apparizioni di Fatima, a soli 31 anni di distanza dal Concilio:
Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria sui pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima … Sento tutto intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico.
Suor Lucia insisteva affinché il Terzo Segreto venisse pubblicato nel 1960, perché per quella data sarebbe stato “più chiaro”. Sappiamo che nel 1960 era stato appena indetto il Concilio Vaticano II. Gli uomini che hanno governato la Chiesa, da quel momento in poi, hanno dato all’elemento umano della Chiesa un orientamento del tutto nuovo. Sono riusciti nel loro intento grazie all’“apertura verso il mondo,” per mezzo della quale il “dialogo” con gli eretici, gli scismatici, i comunisti, gli atei e gli altri avversari dell’unica vera Chiesa ha rimpiazzato de facto quella che una volta era la fiera resistenza della Chiesa contro l’errore, nonché il Suo dovere divino di tramandare intatta e inviolata la Fede Cattolica alle generazioni future, così come le aveva ordinato Gesù. Questi prelati modernisti e contrari a Fatima non si accontentano di non eseguire il proprio dovere solenne di preservare e tramandare intatta la Fede, ma arrivano addirittura a perseguitare chi cerca invece di compiere quel sacrosanto dovere.
Già fin dal 1973, Papa Paolo VI fu costretto ad ammettere che “l’apertura al mondo è diventata una vera e propria invasione della Chiesa da parte del pensiero secolare” – cioè il liberalismo. Quest’invasione del liberalismo nella Chiesa, ed il conseguente collasso della fede e della disciplina al suo interno, rappresentano gli obiettivi lungamente attesi dal Comunismo e dalla Massoneria: il loro intento non è quello di distruggere la Chiesa, cosa che sanno essere impossibile, bensì adattarla alle idee liberali. Le condizioni attuali in cui versa la Chiesa sono esattamente predette dai Massoni e dai Comunisti. I loro obiettivi sono quelli contro i quali ci avevano messo in guardia una lunga serie di Papi pre-conciliari
Invece di combattere il nuovo orientamento, che cerca di far adattare la Chiesa alle idee liberali, gli uomini di Chiesa post-conciliari, inclusi coloro che abbiamo identificato in questo libro, hanno invece appoggiato in tutti i modi questo “nuovo orientamento”, prendendo decisioni e applicandole in nome del Vaticano II; tra queste ricordiamo: (a) l’Ostpolitik, la politica per la quale a molti elementi della Chiesa viene imposto di astenersi dal condannare o di opporsi apertamente ai regimi Comunisti; (b) “l’ecumenismo” e il “dialogo interconfessionale”, che de facto abbandona la strada della conversione dei non-Cattolici all’unica vera religione, nonché il dogma secondo cui la Chiesa Cattolica è l’unica vera Chiesa, al di fuori della quale non v‘è salvezza; c) l’introduzione di nuove ed ambigue terminologie nei documenti conciliari e post conciliari i quali (proprio come nelle formule usate dagli Ariani del IV secolo) minano alle fondamenta i dogmi di Fede; (d) una “riforma” della liturgia assolutamente senza precedenti, che comporta l’abbandono della Messa tradizionale in Latino; (e) tolleranza e permissività nei confronti di varie forme di eteroprassi (cioè pratiche che favoriscono credenze eretiche), quali la comunione nella mano, il fatto che l’altare non si rivolga più ad orientem, ecc., che indeboliscono la fede nei dogmi Cattolici dell’Eucaristia, della Santa Messa e del sacerdozio sacrificale. Il Messaggio di Fatima, con le sue semplici richieste della Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato da parte del Papa e dei vescovi, la conversione della Russia al Cattolicesimo ed il Trionfo del Cuore Immacolato in tutto il mondo (e con essa la miracolosa rinascita della Chiesa Cattolica), non può adattarsi al nuovo orientamento della Chiesa, nel quale l’Ostpolitik ed il “dialogo ecumenico ed interconfessionale” la fanno da padrone e che impediscono alla Chiesa di dichiarare pubblicamente che la Russia deve essere consacrata e convertita all’unica vera religione, per il bene di quella nazione e del mondo intero.
Padre Paul Kramer
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