venerdì 15 ottobre 2021

Il Messaggio di Fatima è contrario al “nuovo orientamento” imposto alla Chiesa dopo il Concilio Vaticano II.

 


La Battaglia  Finale del Diavolo

Il Messaggio di Fatima è una vera e propria profezia di vitale  importanza per la Chiesa ed il mondo intero, in quest’epoca della storia  umana. Il Messaggio è stato consegnato personalmente dalla Madre di  Dio; è stato autenticato da miracoli pubblici indiscutibili, testimoniati  da decine di migliaia di persone; è stato approvato ufficialmente dalla  Chiesa e considerato degno di essere creduto; ha ricevuto l’esplicito  sostegno da parte di ben sette papi, tra i quali Giovanni Paolo II e  Benedetto XVI. In breve, il Messaggio di Fatima non può assolutamente  essere ignorato. Come disse Papa Giovanni Paolo II, il Messaggio di  Fatima impone un obbligo alla Chiesa. 

Il Messaggio di Fatima chiede che venga stabilita in tutto il mondo  la devozione al Cuore Immacolato di Maria – e quindi la Fede Cattolica.  A tal fine, Il Signore ha deciso che nella nostra epoca avvengano una  solenne e pubblica Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato  di Maria, compiuta dal Papa insieme ai vescovi, e che menzioni  specificatamente ed unicamente la Russia, la successiva conversione  della Russia al Cattolicesimo ed il Trionfo del Cuore Immacolato, in  Russia e successivamente in tutto il mondo.

Il Terzo Segreto di Fatima (nella parte che deve ancora essere  rivelata) predice ciò che i Cattolici sono già in grado di vedere tutto  attorno a loro: una catastrofica perdita della fede e della disciplina  all’interno della Chiesa, eresie, scandali e l’apostasia che si diffondono  praticamente in tutto il mondo Cattolico. Tra le numerose prove che  abbiamo fin qui presentato, a questo riguardo ve n’è una in particolare:  la frase fondamentale del Messaggio di Fatima - che il Segretario di  Stato del Vaticano ha tentato di nascondere, sperando che potessimo  dimenticarcene: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede  ecc”. Sì, in Portogallo il dogma si conserverà, ma questo non avverrà  nelle altre parti del mondo, come abbiamo già visto. Dobbiamo ancora  una volta richiamare alla memoria le parole pronunciate da Pio XII, alla  luce delle apparizioni di Fatima, a soli 31 anni di distanza dal Concilio: 

Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata  Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria sui  pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima … Sento tutto intorno a me questi innovatori che  desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma  universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in  colpa per il suo passato storico.

Suor Lucia insisteva affinché il Terzo Segreto venisse pubblicato nel  1960, perché per quella data sarebbe stato “più chiaro”. Sappiamo che  nel 1960 era stato appena indetto il Concilio Vaticano II. Gli uomini  che hanno governato la Chiesa, da quel momento in poi, hanno dato  all’elemento umano della Chiesa un orientamento del tutto nuovo. Sono  riusciti nel loro intento grazie all’“apertura verso il mondo,” per mezzo  della quale il “dialogo” con gli eretici, gli scismatici, i comunisti, gli atei  e gli altri avversari dell’unica vera Chiesa ha rimpiazzato de facto quella  che una volta era la fiera resistenza della Chiesa contro l’errore, nonché  il Suo dovere divino di tramandare intatta e inviolata la Fede Cattolica  alle generazioni future, così come le aveva ordinato Gesù. Questi prelati  modernisti e contrari a Fatima non si accontentano di non eseguire il  proprio dovere solenne di preservare e tramandare intatta la Fede, ma  arrivano addirittura a perseguitare chi cerca invece di compiere quel  sacrosanto dovere. 

Già fin dal 1973, Papa Paolo VI fu costretto ad ammettere  che “l’apertura al mondo è diventata una vera e propria invasione  della Chiesa da parte del pensiero secolare” – cioè il liberalismo.  Quest’invasione del liberalismo nella Chiesa, ed il conseguente collasso  della fede e della disciplina al suo interno, rappresentano gli obiettivi  lungamente attesi dal Comunismo e dalla Massoneria: il loro intento  non è quello di distruggere la Chiesa, cosa che sanno essere impossibile,  bensì adattarla alle idee liberali. Le condizioni attuali in cui versa la  Chiesa sono esattamente predette dai Massoni e dai Comunisti. I loro  obiettivi sono quelli contro i quali ci avevano messo in guardia una lunga serie di Papi pre-conciliari 

Invece di combattere il nuovo orientamento, che cerca di far  adattare la Chiesa alle idee liberali, gli uomini di Chiesa post-conciliari,  inclusi coloro che abbiamo identificato in questo libro, hanno invece  appoggiato in tutti i modi questo “nuovo orientamento”, prendendo  decisioni e applicandole in nome del Vaticano II; tra queste ricordiamo:  (a) l’Ostpolitik, la politica per la quale a molti elementi della Chiesa viene  imposto di astenersi dal condannare o di opporsi apertamente ai regimi  Comunisti; (b) “l’ecumenismo” e il “dialogo interconfessionale”, che de  facto abbandona la strada della conversione dei non-Cattolici all’unica  vera religione, nonché il dogma secondo cui la Chiesa Cattolica è l’unica  vera Chiesa, al di fuori della quale non v‘è salvezza; c) l’introduzione  di nuove ed ambigue terminologie nei documenti conciliari e post  conciliari i quali (proprio come nelle formule usate dagli Ariani del IV  secolo) minano alle fondamenta i dogmi di Fede; (d) una “riforma” della  liturgia assolutamente senza precedenti, che comporta l’abbandono  della Messa tradizionale in Latino; (e) tolleranza e permissività nei  confronti di varie forme di eteroprassi (cioè pratiche che favoriscono  credenze eretiche), quali la comunione nella mano, il fatto che l’altare  non si rivolga più ad orientem, ecc., che indeboliscono la fede nei dogmi  Cattolici dell’Eucaristia, della Santa Messa e del sacerdozio sacrificale.  Il Messaggio di Fatima, con le sue semplici richieste della  Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato da parte del Papa e dei  vescovi, la conversione della Russia al Cattolicesimo ed il Trionfo del  Cuore Immacolato in tutto il mondo (e con essa la miracolosa rinascita  della Chiesa Cattolica), non può adattarsi al nuovo orientamento  della Chiesa, nel quale l’Ostpolitik ed il “dialogo ecumenico ed  interconfessionale” la fanno da padrone e che impediscono alla Chiesa  di dichiarare pubblicamente che la Russia deve essere consacrata e  convertita all’unica vera religione, per il bene di quella nazione e del  mondo intero. 

Padre Paul Kramer

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