“Il Mio popolo amato” geme, sento il grido di dolore e chiedo al mondo: agite con giustizia, cessino i soprusi e si dialoghi per trovare un’intesa.
Voi, capi, non operate sempre secondo i vostri interessi ma fate quelli dei popoli.
Vi concedo ancora un poco di tempo per modificare le cose e drizzare le vie storte, togliete di mezzo a voi il grave peccato di ribellione alle Mie Leggi e fate la Mia Volontà.
Vi concedo di fare la prima parte, voglio vedere nei cuori il desiderio di cambiare, solo allora ci sarà il Mio Intervento e tornerà la concordia.
Sposa amata, i cuori sono pieni d’odio perché grande in essi è la disobbedienza.
Chi disobbedisce a Me, subito diviene schiavo del Mio acerrimo nemico che attacca i sentimenti per renderli simili ai suoi che sono: odio, discordia, divisione.
Sposa cara, quando vedi tanto accanimento nel male, puoi comprendere chi opera nei cuori.
La Mia Pazienza è grande ma costoro La stanno stancando; vedi, lascio che operino le scelte liberamente, vedine le conseguenze.
Mi dici: “Adorato Signore, Ti supplico di operare con la Tua Potenza perché, se continua così, i popoli si distruggeranno reciprocamente, di essi non resterà più nessuno perché sono decisi a proseguire con armi di ogni genere.”
Amata, lascio agire liberamente fino a quando, a proprie spese, non capiranno che la disobbedienza e la ribellione nuoce soprattutto a chi la compie.
Mi dici che essi si distruggeranno a vicenda, ebbene, prima che questo accada completamente, certo interverrò, coloro che resteranno si lasceranno cambiare il cuore. Quando la pace tornerà tra quei popoli, sarà il segno perché torni su tutta la terra.
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