La Battaglia Finale del Diavolo
Nel mondo non v’è pace
Mentre questo libro va in stampa (nel dicembre 2009) è passato ormai un quarto di secolo dalla presunta “consacrazione della Russia”, avvenuta il 25 marzo 1984. Poiché l’apparato burocratico del Vaticano impedisce che la Russia venga nominata in nessuna cerimonia di consacrazione, non solo la Russia non si è convertita, ma non si è avverato neanche il periodo di pace promesso dalla Madonna. Le guerre in Iraq e in Afghanistan parlano da sole, così come la crisi senza fine che sconvolge il Medio Oriente, per non parlare degli spaventosi genocidi che avvengono in posti come il Darfur (in Sudan) o in Ruanda.
Ma c’è un’altra guerra che sta andando avanti in tutto il mondo e senza soste, sin dal 1984: la guerra contro i bimbi non ancora nati. In tutto il mondo, l’atroce olocausto dell’aborto brucia sempre di più dinanzi agli occhi di Dio. Dopo la “consacrazione” del 1984, vi sono state almeno 600 milioni di vittime tra i non nati, il cui sangue grida vendetta al Cielo! È chiaro che è giunto oramai il tempo di un castigo divino per tutta l’umanità.
Tuttavia, niente sembra riuscire a distogliere l’apparato Vaticano dal continuare a sostenere il nuovo orientamento “post-Fatima” per la Chiesa. Invece della consacrazione della Russia, il Vaticano ha organizzato un’altra cerimonia, chiamata questa volta un “affidamento”, durante la quale Papa Giovanni Paolo II, alla presenza di ben 1500 vescovi giunti a Roma per il Giubileo Episcopale, pronunciò le seguenti parole:
Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli: i bimbi non ancora venuti alla luce e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza, i giovani alla ricerca di senso, le persone prive di lavoro e quelle provate dalla fame e dalla malattia. Ti affidiamo le famiglie dissestate, gli anziani privi di assistenza e quanti siano soli e senza speranza.484
Sono parole veramente nobili, e senza dubbio coloro che furono ricordati dal Papa ricevettero un beneficio spirituale per via di quell’”affidamento”. Tuttavia, la Madonna di Fatima non aveva chiesto per Sé “l’affidamento” dei disoccupati, dei giovani in cerca di senso, degli ammalati e degli affamati, e neanche delle famiglie o degli anziani – per quanto lodevole siano quelle intenzioni. Ella giunse per chiedere una cosa specifica: la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, cioè l’unica cosa che l’apparato del Vaticano si rifiuta di darle.
La ricerca di qualche sostituto umano che potesse rimpiazzare le richieste della Madonna è proseguita con la Giornata Mondiale della Preghiera per la Pace, svoltasi ad Assisi il 24 gennaio 2002. Cattolici, Ortodossi, Protestanti, Indù, Musulmani, Ebrei, Animisti Africani, Buddisti, Scintoisti, Confucianisto, Tenrikyoisti e Zoroastriani, vennero mandati dal Vaticano ad Assisi, in quello che l’Osservatore Romano definì “un treno di pace”. I “rappresentanti delle religioni mondiali”, tra i quali uno sciamano, pronunciarono i propri sermoni sulla pace del mondo da un grande pulpito in legno posto nella piazzetta alla base della Basilica di San Francesco. Come parte dell’evento, a ciascuna “religione” non Cristiana venne fornita una stanza all’interno del Sacro Convento di San Francesco, affinché vi si potessero tenere riti pagani e recitare preghiere ai vari dei e spiriti, in favore della pace. Alla fine di quell’evento scandaloso e persino sacrilego – il “nuovo orientamento” nel suo peggio - i “rappresentanti delle religioni mondiali” posero delle piccole lampade ad olio sopra un tavolo, a simbolizzare il loro presunto impegno alla fratellanza interconfessionale ed alla pace mondiale, e poi tornarono ognuno a casa propria.
I giorni seguenti, ovviamente, la pace non arrivò. Anzi, proprio il giorno seguente, gli Israeliani cominciarono a bombardare alcuni bersagli Palestinesi, portando il conflitto Arabo-Israeliano sempre più verso una guerra globale; nel frattempo, l’India aveva testato un proprio missile nucleare. Nelle settimane successive, gli Indù ed i Musulmani, i cui “rappresentanti” erano andati ad Assisi per porre su quel tavolo le proprie lampade d’olio, cominciarono a massacrarsi a vicenda nell’India occidentale; il computo delle vittime, in 3 giorni di combattimenti, fu di quasi 300 morti.485 Il mondo è stato sempre in guerra sin d’allora e le vittime, sia nate che non nate, ammontano a decine di milioni.
Nella sua monumentale Enciclica Ubi Arcano Dei (1922) Papa Pio XI proclamò ciò che appartiene anche all’essenza del Messaggio di Fatima, e cioè che l’unica pace degna di questo nome è quella di Cristo, e che solo la Chiesa Cattolica può portare la pace di Cristo a questo mondo così tribolato. Ecco cosa disse il Papa, 40 anni prima che il “nuovo orientamento” cominciasse ad affliggere la Chiesa:
Per questo, per essere cioè la Chiesa, ed essa sola, formatrice sicura e perfetta di coscienze, mercé gli insegnamenti e gli aiuti a lei sola da Gesù Cristo affidati, non soltanto essa può conferire nel presente alla pace tutto ciò che le manca per essere la vera pace di Cristo, ma può ancora, più di ogni altro fattore, contribuire ad assicurare questa pace anche per l’avvenire, allontanando il pericolo di nuove guerre. Insegna infatti la Chiesa (ed essa sola ha da Dio il mandato, e col mandato il diritto di autorevolmente insegnarlo) che non soltanto gli atti umani privati e personali, ma anche i pubblici e collettivi devono conformarsi alla legge eterna di Dio.486
Nel loro incessante sostegno al “nuovo orientamento”, tuttavia, i burocrati attuali del Vaticano rifiutano sdegnosamente questi insegnamenti così chiari, definendoli “non ecumenici” e “trionfalistici”, e preferendo continuare il loro fallibile progetto umano di cercare la “pace” per mezzo delle istituzioni umane, controllate da non credenti e molto spesso da nemici dichiarati di Dio e della Chiesa. Nel luglio 2002, la stampa Cattolica pubblicò con sgomento il fatto che il Cardinale Sodano stava sostenendo attivamente la Corte Criminale Internazionale (ICC), recentemente istituita, arrivando addirittura a finanziarla con i soldi dello stato Vaticano.487 I giornalisti Cattolici, insieme agli esperti laici di politica, avevano da tempo messo in guardia l’opinione pubblica contro l’ICC, considerandola una minaccia diretta nei confronti dei diritti delle nazioni sovrane e dei loro popoli, visto che questa avrà giurisdizione per intraprendere processi politici – dai quali non vi sarà appello – contro i cittadini di una qualsiasi nazione, basandosi su di una lista di “crimini” in perenne espansione.488 Questi processi verrebbero condotti senza alcuna garanzia procedurale in merito alla presentazione delle prove, e senza il diritto di confrontarsi direttamente con i testimoni, una cosa essenziale per un qualsiasi processo.489 Tuttavia il Segretario di Stato del Vaticano, mischiando politiche incompetenti insieme alla sua alta carica ecclesiastica, ha collaborato attivamente alla creazione di questo mostro giuridico, preparando così un altro disastro per la Chiesa.
Non c’è pace in Russia, e non c’è pace nel mondo. Al contrario, quella che Papa Benedetto definisce giustamente “la dittatura del relativismo” si sta manifestando in ogni nazione, oggi più che mai, e come disse Giovanni Paolo II a Fatima nel 1982, siamo ormai di fronte a “minacce quasi apocalittiche che incombono sulle nazioni e sull’intera umanità”. Questa è la conseguenza del voler continuare ad ignorare gli avvertimenti che il Cielo ha consegnato per il mondo a Fatima.
Padre Paul Kramer
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