SANTA TERESA DI GESÙ DOTTORE DELLA CHIESA
Vero è che di difetti ne avremo sempre, ma almeno vi sia cambiamento, onde evitare che prendano radici, perché allora è più difficile strapparli, e ne possono venire molti altri. Se piantiamo un'erba o un ramoscello e andiamo ogni giorno a innaffiarli, divengono così forti che poi, per strapparli, occorrono vanghe e zappe. Così mi pare quando commettiamo ogni giorno la medesima mancanza, anche se piccola, senza alcuna cura di emendarci, mentre è più facile se la commettiamo un giorno o dieci e poi cerchiamo di strapparla. Però occorre che ne supplichiate il Signore nell'orazione, perché da noi non possiamo che assai poco: capaci piuttosto di aggiungere che di levare. Pensate che queste mancanze non appariranno piccole nel terribile giudizio che avverrà all'ora della morte; specialmente per noi che il Giudice ha scelto in questa vita in qualità di sue spose. Oh, che eccelsa dignità! Come dovrebbe stimolarci a far di tutto per contentare questo nostro Re e Signore!
Ma come ricompensano male la sua amicizia quelli che così presto tornano ad essere suoi mortali nemici! Ah, che veramente grande è la misericordia di Dio! Vi è forse un amico più paziente di Lui? Se ciò avvenisse fra due amici, anche una sola volta, mai più lo dimenticherebbero, né più come prima rimarrebbe la loro amicizia. Invece quante volte noi manchiamo a nostro Signore! Eppure da quanti anni Egli continua ad aspettarci! Siate Voi benedetto, o mio Signore e mio Dio, che ci sopportate con tanta compassione da far credere che dimentichiate la vostra grandezza per non castigare, come si merita, un così nero tradimento!
Lo stato di queste anime mi appare assai pericoloso, perché, nonostante che la misericordia di Dio sia appunto come la vediamo, vediamo pure molte volte che queste persone muoiono in quel loro stato senza confessarsi. – Figliuole mie, ci liberi Iddio, per Quegli che è, dal vivere in uno stato così pericoloso!
Un'altra specie di amicizia, superiore questa che ho detto, è quella di coloro che evitano di offendere Iddio mortalmente. E con ciò fanno assai, sapendo noi cosa sia il mondo. Però costoro, malgrado la loro cura di non commettere peccati mortali, credo che di quando in quando ne commettano ugualmente, per la ragione che non fanno caso dei peccati veniali: commettendone molti ogni giorno, si fanno vicinissimi ai mortali. Dicono – e ne ho sentito parecchi - “Fate caso di questo? Ma per questo v'è l'acqua santa, senza dire dei molti altri rimedi che tiene in serbo la Chiesa nostra Madre!”.
Fanno veramente compassione!... Per amor di Dio, figliuole, vegliate attentamente onde non mai commettere un sol peccato veniale, ancorché piccolo, con il pensiero che vi sia il modo di cancellarlo, non essendo giusto che il bene divenga stimolo di male! Ricordatevi del rimedio dopo aver commesso il peccato e ricorrervi senza indugio, questo sì.
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