2. I MENANDRIANI prendono il loro nome da Menandro, un discepolo di Simone, mago anch'egli, il quale sosteneva che il mondo fosse stato creato non da Dio, ma dagli angeli.
3. I SATURNINIANI traggono il loro nome da un certo Saturnino, del quale si dice che abbia predicato in Siria le turpi dottrine di Simone; a suo avviso il mondo venne creato da sette angeli da soli, all'insaputa di Dio Padre.
4. I BASILIDIANI traggono il loro nome da Basilide, le cui dottrine si discostavano da quelle dei Simoniani perché credeva vi fossero trecentosessantacinque cieli, tanti quanti sono i giorni che compongono un anno. Di qui egli raccomandava, come se fosse un nome santo, la parola . Secondo il sistema greco di calcolo le lettere di questa parola, sommate, davano infatti lo stesso numero. Le lettere sono sette: più più più più più più ; ovvero: uno, più due, più cento, più uno, più duecento, più uno, più sessanta. La loro somma dà appunto trecentosessantacinque.
5. I NICOLAITI prendono il loro nome da Nicolao, di cui si dice che sia uno di quei sette ordinati diaconi dagli apostoli 2. Ritenuto colpevole di amare smodatamente la sua splendida moglie, si narra che, per espiare la sua colpa, permettesse, a chiunque lo volesse, di unirsi a lei. Questo gesto diede origine ad una setta abominevole che consentiva di accoppiarsi indiscriminatamente a tutte le donne. Costoro non separavano neppure i propri cibi da quelli immolati agli idoli e non rigettavano altri riti pagani e superstizioni 3. Dicono anche varie fantasticherie sulla formazione del mondo, inserendo nelle loro trattazioni non so quali nomi barbarici di potenze celesti, per spaventare con essi i loro seguaci, ma suscitando, nei più avveduti, più il riso che non il terrore. Sono noti anche perché non attribuiscono a Dio la creazione, ma a certe potestà celesti, che essi con somma insipienza si immaginano e credono.
6. Gli GNOSTICI si vantano di essere così chiamati, o del fatto che dovrebbero venir chiamati così, per la superiorità della loro scienza, mentre sono soltanto più vanitosi e turpi di quelli sinora nominati. In ogni caso vengono chiamati dagli uni o dagli altri, in vari punti della terra, in modi differenti e alcuni li chiamano Borboriti, termine che significa " immondo ", a causa delle indicibili oscenità che si dice essi perpetrino nei loro riti misterici. Alcuni ritengono che derivino dai Nicolaiti, altri da Carpocrate, del quale parleremo più avanti. Tramandano dottrine colme delle più ardite fantasie. Anch'essi fanno loro le anime dei più deboli con terribili nomi di angeli e di potenze celesti, e intessono su Dio e sul mondo racconti fantastici di ogni genere lungi dall'integrità del vero. Affermano che la sostanza delle anime è di natura divina, e, in conformità a questi loro errori, con le medesime fantasticherie oltremodo lunghe e stolte introducono l'infusione di esse nei corpi e il loro ritorno a Dio. Pertanto, fanno sì che quelli che prestano fede a costoro, non acquistino, come essi ritengono, una grande scienza, ma, mi sia concesso dirlo, diventino sciocchi, per il loro fantasticare. Tra le dottrine di questi eretici, c'è anche affermata, come è noto, l'esistenza di un dio buono e quella di un dio cattivo.
Sant'Agostino
Nessun commento:
Posta un commento