mercoledì 13 ottobre 2021

SULLE ERESIE

 


2. I MENANDRIANI prendono il loro nome da Menandro, un  discepolo di Simone, mago anch'egli, il quale sosteneva che il  mondo fosse stato creato non da Dio, ma dagli angeli. 

3. I SATURNINIANI traggono il loro nome da un certo Saturnino,  del quale si dice che abbia predicato in Siria le turpi dottrine di  Simone; a suo avviso il mondo venne creato da sette angeli da soli,  all'insaputa di Dio Padre. 

4. I BASILIDIANI traggono il loro nome da Basilide, le cui dottrine  si discostavano da quelle dei Simoniani perché credeva vi fossero  trecentosessantacinque cieli, tanti quanti sono i giorni che  compongono un anno. Di qui egli raccomandava, come se fosse un  nome santo, la parola . Secondo il sistema greco di calcolo le  lettere di questa parola, sommate, davano infatti lo stesso numero.  Le lettere sono sette: più più più più più più ; ovvero:  uno, più due, più cento, più uno, più duecento, più uno, più  sessanta. La loro somma dà appunto trecentosessantacinque. 

5. I NICOLAITI prendono il loro nome da Nicolao, di cui si dice che  sia uno di quei sette ordinati diaconi dagli apostoli 2. Ritenuto  colpevole di amare smodatamente la sua splendida moglie, si narra  che, per espiare la sua colpa, permettesse, a chiunque lo volesse,  di unirsi a lei. Questo gesto diede origine ad una setta abominevole  che consentiva di accoppiarsi indiscriminatamente a tutte le donne.  Costoro non separavano neppure i propri cibi da quelli immolati agli  idoli e non rigettavano altri riti pagani e superstizioni 3. Dicono  anche varie fantasticherie sulla formazione del mondo, inserendo  nelle loro trattazioni non so quali nomi barbarici di potenze celesti,  per spaventare con essi i loro seguaci, ma suscitando, nei più  avveduti, più il riso che non il terrore. Sono noti anche perché non  attribuiscono a Dio la creazione, ma a certe potestà celesti, che essi  con somma insipienza si immaginano e credono. 

6. Gli GNOSTICI si vantano di essere così chiamati, o del fatto che  dovrebbero venir chiamati così, per la superiorità della loro scienza,  mentre sono soltanto più vanitosi e turpi di quelli sinora nominati.  In ogni caso vengono chiamati dagli uni o dagli altri, in vari punti  della terra, in modi differenti e alcuni li chiamano Borboriti, termine  che significa " immondo ", a causa delle indicibili oscenità che si  dice essi perpetrino nei loro riti misterici. Alcuni ritengono che  derivino dai Nicolaiti, altri da Carpocrate, del quale parleremo più avanti. Tramandano dottrine colme delle più ardite fantasie.  Anch'essi fanno loro le anime dei più deboli con terribili nomi di  angeli e di potenze celesti, e intessono su Dio e sul mondo racconti  fantastici di ogni genere lungi dall'integrità del vero. Affermano che  la sostanza delle anime è di natura divina, e, in conformità a questi  loro errori, con le medesime fantasticherie oltremodo lunghe e  stolte introducono l'infusione di esse nei corpi e il loro ritorno a Dio.  Pertanto, fanno sì che quelli che prestano fede a costoro, non  acquistino, come essi ritengono, una grande scienza, ma, mi sia  concesso dirlo, diventino sciocchi, per il loro fantasticare. Tra le  dottrine di questi eretici, c'è anche affermata, come è noto,  l'esistenza di un dio buono e quella di un dio cattivo. 

Sant'Agostino

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