giovedì 4 novembre 2021

La santità sacerdotale

 


 Membri di una nuova famiglia

Cosa esige la Chiesa da chi riceve la tonsura? Esige che faccia parte di una famiglia nella Chiesa.

Il canone 111 lo dice chiaramente: “Che ogni chierico sia iscritto in una diocesi o in una famiglia religiosa”. Bisogna essere iscritti, che in termini canonici si dice incardinati. Ed il diritto canonico aggiunge: “I chierici che non sono legati né ad una diocesi, né ad una società religiosa, non sono ammessi nella Chiesa”26.

Con la tonsura, i chierici sono incardinati, cioè legati ad una famiglia all’interno della Chiesa. In effetti è con la tonsura che si riceve l’incardinazione, e anche questa incardinazione è molto importante. I giuristi che commentano il diritto canonico dicono che l’incardinazione è necessaria perché l’ordinazione sacerdotale, cui la tonsura prepara lontanamente, non è fatta per il soggetto stesso, ma lo ascrive al servizio della Chiesa.

Di conseguenza, fin dal giorno della tonsura, i seminaristi della Fraternità San Pio X, per esempio, possono considerarsi come annessi in modo ufficiale, pubblico, alla Fraternità sacerdotale San Pio X27 . La Fraternità sacerdotale San Pio X, che è stata riconosciuta dalla Chiesa, pubblicamente, con delle lettere patenti della Congregazione del Clero28, può incardinare in sé dei chierici desiderosi di diventare sacerdoti. Dunque, il giorno della tonsura, i seminaristi diventano veramente membri di una famiglia riconosciuta dalla Chiesa. Senza dubbio, nelle circostanze attuali, a causa dell’invasione dei modernisti nella Chiesa, i membri della Fraternità sono perseguitati29. Alla Fraternità, è stato tolto apparentemente quel titolo di riconoscimento datole da Roma, ma, quando si conoscono quelli che l’hanno perseguitata ed il modo in cui si è verificata questa persecuzione, è evidente che essa non proviene dallo spirito di Dio, ma dallo spirito diabolico, demoniaco, che vuole assolutamente sopprimere nella Chiesa tutta la sua Tradizione, come se la Chiesa fosse nata a partire dal Vaticano II. Ma non può essere così. Così i membri della Fraternità, grazie a questo riconoscimento della Chiesa, sono uniti alla Chiesa di sempre. Dunque, devono avere l’intima convinzione di far parte di una famiglia30.

Nelle circostanze difficili in cui vive la Chiesa, io ho ricevuto più volte delle lettere da persone che mi chiedevano di ordinarle sacerdoti senza per questo richiedere di entrare nella Fraternità. Ho rifiutato. E’ il caso di un diacono che mi ha detto: “Ma ho compiuto tutti i miei studi, ho finito la mia formazione. Perché non mi ordina?” E mi ha dato delle lettere di raccomandazione di sacerdoti. Ho detto di no, che si aggregasse ad una società religiosa. Se vuol far parte della Fraternità o di un gruppo che sia normalmente riconosciuto dalla Chiesa, allora sì, ma altrimenti non è possibile. E’ assolutamente contrario al diritto canonico. Io non voglio agire contro il diritto canonico. Bisogna dirlo, è soprattutto il concilio di Trento che ha posto fine all’abuso delle ordinazioni31; i vescovi ordinavano dei sacerdoti che andavano a destra e a sinistra. Dato che c’era una quantità enorme di chierici, non si guardava troppo all’organizzazione. La Chiesa ha messo fine a questo disordine e ha detto: Ora basta, non ci sono più chierici che non appartengano ad una società32.

Chi riceve la tonsura come membro della Fraternità San Pio X s’impegna doppiamente, s’impegna come chierico e come membro della Fraternità.

Il pontefice lo dice alla fine della cerimonia della tonsura: “Oramai voi fate parte del chiericato, ne avete i privilegi, ma anche i doveri”. E, in seguito, quelli che ricevono gli ordini minori s’impegnano a camminare sulla via del sacerdozio. Senza dubbio Dio, lungo la via, può mostrare loro che la loro vocazione non è quella del sacerdozio, cosa eccezionale, ma, per il fatto di accettare di ricevere gli ordini, essi s’impegnano ad assolverne i doveri. E’ un primo impegno. Ogni volta che il vescovo comincia l’ammonimento, dice una frase più o meno simile a questa: “Pensate all’ufficio che state per ricevere.” Il vescovo domanda che il chierico rifletta sull’onore che sta per essergli fatto, ma anche sull’onere che sta per ricevere.

Inoltre, quelli che sono incardinati nella Fraternità sacerdotale San Pio X sono legati alla Fraternità in modo davvero molto profondo, è un secondo impegno. Questo impegno è preso solennemente davanti ai fedeli, davanti alla Chiesa. Allora, bisogna essere fedeli. Non si deve essere spergiuri imitando quelli che, strada facendo, e perfino dopo aver ricevuto il sacerdozio, abbandonano sia il sacerdozio, sia la famiglia in cui sono stati ordinati. Questo è essere spergiuri. Quando si sono presi degli impegni, bisogna esservi fedeli, fino in fondo. E’ importante pregare specialmente per implorare la grazia della fedeltà.

Noi abbiamo bisogno di questa fedeltà, miei cari amici, perché il buon Dio ha voluto che diventassimo un piccolo gregge di cattolici fedeli che continua la Chiesa. Dunque, per l’onore della Chiesa e del Sacerdozio di Nostro Signore Gesù Cristo, restiamo fedeli alla nostra famiglia, che Dio ha suscitato in modo provvidenziale.

Ringraziamo Dio di far parte di questa famiglia e chiediamo alla santissima Vergine Maria, la Vergine fedele, d’imitarla. Maria è stata sempre fedele a Nostro Signore Gesù Cristo, e colui che riceve la tonsura dice: “Dio è parte della mia eredità” Sal.15, 5). E’ un richiamo ad essere fedeli a Dio, a essere fedeli all’eredità ricevuta33.

Come resistere agli assalti del demonio se non siamo uniti? Come resistere se abbiamo dei dissensi all’interno della nostra propria famiglia cattolica? Abbiamo più che mai bisogno di quest’unione intorno alla Croce di Gesù, con la santissima Vergine Maria, professando la nostra fede nella regalità universale di Nostro Signore Gesù Cristo. “Gesù Cristo ieri, oggi e in tutti i secoli34” (Eb 13, 8)35.

Mons. Marcel Lefebvre


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