Dice Gesù:
«Oh! Simone! Vieni qui. Si parlava della futura Chiesa. Spiegavo che, contro le vostre frette, stanchezze, sconforti e così via, ella richiede calma, costanza, sforzo, fiducia. Spiegavo che richiede il sacrificio di tutti i suoi membri. Da Me che ne sono Fondatore e che ne sono la mistica Testa, a voi, a tutti i discepoli, a tutti quelli che avranno nome di cristiani e appartenenti alla Chiesa universale. E in verità nella grande scala delle gerarchie saranno sovente i più umili, coloro che sembreranno semplicemente dei, "numeri", quelli che renderanno veramente vitale la Chiesa. In verità dovrò sovente rifugiarmi in questi per continuare a mantenere viva la fede e la forza dei sempre rinnovati collegi apostolici, e di questi apostoli dovrò farne dei tormentati da Satana e dagli uomini invidiosi, superbi e increduli. Né il loro martirio morale sarà meno penoso di quello materiale, presi come saranno fra la volontà attiva di Dio e la volontà malvagia dell'uomo, strumento di Satana, che cercherà con ogni studio e violenza di farli apparire menzogneri, folli, ossessi, per paralizzare la Mia opera in loro e i frutti della stessa, che sono altrettanti colpi vittoriosi contro la Bestia». «E resisteranno?».
«E resisteranno anche senza avermi materialmente con loro. Dovranno credere non solo a ciò che è dovere di credere, ma anche alla loro segreta missione, crederla santa, crederla utile, crederla venuta da Me, mentre intorno a loro fischierà Satana per terrorizzarli, e urlerà il mondo per deriderli, e i non sempre perfettamente luminosi ministri di Dio per condannarli. Questo è il destino delle mie future voci. Eppure non avrò altro modo che questo per scuotere, riportare al Vangelo e al Cristo gli uomini! Ma per tutto quello che avrò richiesto da loro, imposto loro e da loro ricevuto, oh! darò loro eterna gioia, una gloria speciale! ...»
DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO
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