La porta è socchiusa in fondo alla chiesa.
Davanti ai miei occhi là sull’altare la Tua presenza
nel Pane che hai regalato.
Gridano in piazza:
“Chi dà ai figli il mangiare,
se non abbiamo lavoro?”.
Gridano e invocano il pane e il futuro.
Disturba la piazza la nostra preghiera.
O invoca la piazza la nostra presenza?
Tu sei lì, ed io sono qui, davanti a Te.
Tu sei in silenzio, sempre silenzio.
“Io con voi, e voi con me”.
“Io il Signore, voi i servi gli uni degli altri!”.
Hai i miei occhi, le mie orecchie Tu hai.
E anche il mio cuore.
Sento gridare, ancora gridare, e sento paura.
Paura per loro, paura per me.
T’adoro, Signore, Tu sei il mio Dio.
T’adoro e mi chiami a portare le grida.
Nella piazza del mondo, i potenti
ascoltano (forse?) le grida dei padri.
Nella Chiesa adorante, Tu ascolti con noi. Amen.
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