martedì 16 agosto 2022

Padri del deserto

 


Vita n. 2

La vita di Antonio

di Atanasio, vescovo di Alessandria


25. Sono infidi e pronti a trasformarsi in tutte le forme e ad assumere tutte le apparenze. Molto spesso, anche senza apparire, imitano la musica dell'arpa e della voce e ricordano le parole della Scrittura.  A volte, inoltre, mentre stiamo leggendo, ripetono subito molte volte, come un'eco, ciò che viene letto. Ci destano dal sonno per pregare; e questo costantemente, non permettendoci di dormire affatto. In altri momenti assumono l'aspetto di monaci e fingono di parlare come uomini santi, per ingannare con la loro somiglianza e trascinare così le loro vittime dove vogliono. Ma non bisogna prestare loro attenzione, anche se ci incitano alla preghiera, anche se ci consigliano di non mangiare affatto, anche se sembrano accusarci e gettare vergogna su di noi per quelle cose che un tempo permettevano. Infatti, non lo fanno per amore della pietà o della verità, ma per portare i semplici alla disperazione, per dire che la disciplina è inutile, per far sì che gli uomini detestino la vita solitaria come un fastidio e un peso e per ostacolare coloro che, nonostante loro, la praticano.

26. Perciò il profeta inviato dal Signore li dichiarò miserabili, dicendo: "Sventura a chi dà da bere ai suoi vicini una distruzione fangosa [11]". Perché queste pratiche e questi espedienti sono sovversivi della via che conduce alla virtù. E il Signore stesso, anche se i demoni dicevano la verità, poiché dicevano veramente "Tu sei il Figlio di Dio [12]". --ha tuttavia imbrigliato le loro bocche e non ha permesso loro di parlare, per evitare che seminassero il male insieme alla verità, e per abituarci a non dare mai retta a loro, anche se sembrano dire la verità. Infatti è sconveniente che noi, avendo le sacre Scritture e la libertà del Salvatore, siamo istruiti dal diavolo che non ha mantenuto il suo ordine, ma è passato da una mente all'altra [13].  Perciò, anche quando usa il linguaggio della Scrittura, Egli glielo proibisce, dicendo: "Ma al peccatore Dio disse: "Perché dichiari i miei decreti e prendi in bocca la mia alleanza [14]?". I demoni, infatti, fanno di tutto - blaterano, confondono, dissimulano, confondono - per ingannare i semplici. Frastornano, ridono follemente e fischiano; ma se non si presta loro attenzione, piangono e si lamentano come se fossero vinti.

27. Il Signore, dunque, come Dio, ha bloccato la bocca dei demoni; ed è giusto che noi, istruiti dai santi, facciamo come loro e imitiamo il loro coraggio. Infatti, quando vedevano queste cose, erano soliti dire: "Quando il peccatore si alzò contro di me, io rimasi muto e umile, e tacqui sulle buone parole [15]". E ancora: "Ma ero come un sordo che non sente, e come un muto che non apre la bocca, e sono diventato come un uomo che non ascolta [16]". Quindi non ascoltiamoli come se fossero estranei a noi, né prestiamo loro attenzione anche se ci stimolano alla preghiera e ci parlano di digiuno. Piuttosto, mettiamo in pratica il nostro proposito di disciplina e non lasciamoci ingannare da coloro che fanno tutto con l'inganno, anche se minacciano la morte. Perché sono deboli e non possono fare altro che minacciare. 

di Girolamo  [c.341 - 420. Biblista e Dottore della Chiesa].

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