Israele, moglie infedele. Osea 2 (4 - 25)
Finora abbiamo esaminato da vicino i Libri profetici che ci hanno portato a conoscere con maggiore precisione gli eventi apocalittici che stanno accadendo e che accadranno.
Questo capitolo del libro profetico di Osea è molto diverso dagli altri, poiché parla dell'amore di Dio per il suo popolo Israele.
e ne cingerò il recinto di barriere
e non ritroverà i suoi sentieri.
9 Inseguirà i suoi amanti,
ma non li raggiungerà,
li cercherà senza trovarli.
Allora dirà: «Ritornerò al mio marito di prima
perché ero più felice di ora».
10 Non capì che io le davo
grano, vino nuovo e olio
e le prodigavo l'argento e l'oro
che hanno usato per Baal.
11 Perciò anch'io tornerò a riprendere
il mio grano, a suo tempo,
il mio vino nuovo nella sua stagione;
ritirerò la lana e il lino
che dovevan coprire le sue nudità.
12 Scoprirò allora le sue vergogne
agli occhi dei suoi amanti
e nessuno la toglierà dalle mie mani.
13 Farò cessare tutte le sue gioie,
le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità.
14 Devasterò le sue viti e i suoi fichi,
di cui essa diceva:
«Ecco il dono che mi han dato i miei amanti».
La ridurrò a una sterpaglia
e a un pascolo di animali selvatici.
15 Le farò scontare i giorni dei Baal,
quando bruciava loro i profumi,
si adornava di anelli e di collane
e seguiva i suoi amanti
mentre dimenticava me!
- Oracolo del Signore.
16 Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
17 Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
18 E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone.
19 Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal,
che non saranno più ricordati.
20 In quel tempo farò per loro un'alleanza
con le bestie della terra
e gli uccelli del cielo
e con i rettili del suolo;
arco e spada e guerra
eliminerò dal paese;
e li farò riposare tranquilli.
21 Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore,
22 ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
23 E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
io risponderò al cielo
ed esso risponderà alla terra;
24 la terra risponderà con il grano,
il vino nuovo e l'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
25 Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata;
e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio,
ed egli mi dirà: Mio Dio.
Qui ci viene detto come Yahweh ama il suo popolo Israele; leggete attentamente questi bellissimi versetti; è la storia dell'amore di Yahweh per il suo popolo.
Egli ha amato e ama il suo popolo a tal punto da mandare me, il suo unico Figlio, a morire per il suo amato popolo, sapendo quanto avrei sofferto nel mio Corpo, nella mia Anima e nel mio Spirito, perché non si trattava solo di una sofferenza fisica, ma più che altro spirituale; infatti, facendo miei i peccati di tutta l'umanità, per redimerli, mio Padre si è allontanato da me e io ho sperimentato l'assenza di Dio.
Il Padre mio ha dimenticato il proprio Figlio, perché non poteva sopportare di vederlo con tanti peccati, e quando ho esclamato: Padre, perché mi hai abbandonato, è stato perché ho sentito l'abbandono del Padre mio, l'assenza di Dio nella mia anima.
Infatti, facendo miei i peccati di tutta l'umanità, sono diventato il peccato, il peccato stesso; e il Padre non poteva che allontanarsi da me e allora la solitudine estrema mi ha invaso e mi sono sentito l'uomo più dimenticato e rinnegato di tutta la storia umana; infatti, assumendo la natura di peccato di tutti gli uomini, sono diventato l'uomo più aberrante agli occhi di Dio.
5 E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse:
Apocalisse 22
10 Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio,
15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura.
18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo.
22 Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio.
Nessun commento:
Posta un commento