27 giugno 2020
"È ora fratelli miei carissimi, docili miei strumenti. Vi ho posti come sentinelle tra le genti, chi in comunità, chi in famiglia, chi a fianco di una singola persona, ad eseguire i miei ordini tra indicibili sofferenze. Voi siete stati i miei impedimenti al piano del nemico. Voi, miei guerrieri, rivestiti della mia armatura, avete respinto gli attacchi a protezione dei più deboli.
Avete pregato, vi siete caricati dei pesi degli altri perché anche loro potessero avvicinarsi a me, siete stati esclusi, derisi, allontanati a causa del mio nome, vi hanno additati come pazzi, avete gridato la verità. Vi hanno taciuti, non hanno voluto ascoltarvi, hanno mosso guerra contro di me e contro di voi.
Hanno ceduto alle lusinghe dell'oppositore. Mie amabili sentinelle, avete compiuto diligentemente il lavoro a voi affidato, ora è tempo di lasciarli al loro destino, non hanno capito quanto io avessi cura di loro. Sarete portati a Casa. Non vedendovi più crederanno di stare bene, perché voi eravate d'intralcio per loro.
Stenderò il mio braccio per colpirli, si troveranno in difficoltà, saranno assaliti dalla disperazione, non sapranno più cosa fare.
Vi cercheranno e non vi troveranno, busseranno alla vostra porta, ma voi non ci sarete, piangeranno amaramente ricordandosi di voi quando eravate tra loro, vedranno tutto il male che vi hanno fatto. Riceveranno la loro ricompensa. Sentite le campane, suonano a festa! Il Cielo è pronto ad accogliervi, siano aperte le danze, venite e gustate cibi succulenti.
Su, facciamo festa! Ci vediamo in Cielo. Gesù."
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