giovedì 14 ottobre 2021

L'IMMORTALITA' DELL'ANIMA

 


Contro Aristoseno: L'anima in quanto pensiero non è  armonia del corpo.

2. Il pensiero è certamente lo spirito stesso ovvero è nello  spirito. Ora ha più essere il nostro pensiero che il nostro corpo. Ma  il nostro corpo è un determinato essere permanente ed è meglio  esser tale che non essere. Quindi il nostro pensiero non è un non  essere. Ancora, qualsivoglia sia l'armonia del corpo, è necessario  che risieda inseparabilmente nel corpo come soggetto; e non si  deve ritenere che in tale armonia vi sia qualche elemento che non  sia necessariamente nel corpo come soggetto, anzi l'armonia stessa  vi risiederebbe inseparabilmente. Ora il corpo umano soggiace al  meccanismo, il pensiero non vi soggiace. Soggiace infatti a divenire  l'essere che non è sempre il medesimo. Ma "due e quattro fanno  sei" è sempre il medesimo ed egualmente "il quattro contiene due e  due e non li contiene il due, quindi il due non è il quattro". Questo è  un pensiero che non soggiace al divenire: dunque il pensiero ha un  suo essere. Ma se il soggetto soggiace al meccanismo,  necessariamente soggiace al divenire ciò che è in esso  inseparabilmente. Quindi lo spirito non è armonia del corpo. E la  morte non può sopraggiungere ad esseri non soggetti al  meccanismo. Pertanto lo spirito vive per sempre, sia esso il  pensiero o sia in esso inseparabilmente il pensiero. 

Sant'Agostino

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