LIBRO DEL PROFETA DANIELE
2 Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all’inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.
Il re vuole inaugurare la statua da lui eretta con grandi onori e comanda che chiunque nel suo regno eserciti una qualche autorità sia presente.
Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all’inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere. Per suo ordine nessuno dovrà mancare.
L’ordine del re non permette che una sola autorità nel suo regno sia assente in quel giorno. Così ha stabilito e così dovrà essere con piena obbedienza.
3 I sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all’inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodònosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodònosor.
Così come il re comanda così avviene. Nessuno si sottrae all’invito. Tutte le autorità sono schierate davanti alla statua fatte erigere dal re.
I sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all’inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodònosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodònosor. Nessuna autorità è assente.
Tutti sono schierati davanti alla statua secondo il loro grado di autorità esercitata nel regno di Nabucodònosor. Gli ordini sono ordini.
Fin qui appartiene all’ordinaria stoltezza dell’idolatria. Quanto segue appartiene alla stoltezza del governo di un popolo o di una nazione.
4 Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama:
È giusto chiedersi perché quanto segue appartiene alla stoltezza e insipienza di chi governa? La giustizia appartiene la re, la religione è della coscienza.
Un banditore gridò ad alta voce: «Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama: Ogni uomo del regno di Nabucodònosor deve onorare la statua.
Nessun re può imporre la religione ai suoi sudditi. Deve invece vigilare che ogni suo suddito si astenga dal male e si consacri al bene.
Il bene e il male sono stabiliti dalle azioni che si compiono. Tutto ciò che è lesivo verso gli altri è male. Va evitato. Il bene va valorizzato e aiutato.
5 Quando voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d’oro che il re Nabucodònosor ha fatto erigere.
Con questo editto del re ogni coscienza viene privata della sua libertà di coscienza, libertà di religione. Tutti sono costretti ad adorare il nulla.
Quando voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d’oro che il re Nabucodònosor ha fatto erigere.
Quando un uomo viene privato della libertà di coscienza nella religione e nella fede, viene ucciso nella sua essenza più pura.
Altro è però la questione della giustizia e dell’ingiustizia. Alla giustizia tutti sono obbligati. Ognuno è tenuto ad evitare il male e a fare tutto il bene.
L’Antico Testamento è un’alleanza. È un impegno bilaterale. Dio offre all’uomo la sua vita come vita dell’uomo, l’uomo accetta l’offerta e si impegna.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
Nessun commento:
Posta un commento