venerdì 5 novembre 2021

Di Cristo o del mondo - Il mondo malvagio

 


Il mondo malvagio  

"Sappiate che il mondo mi ha odiato" (Gv 15,18), dice Cristo, e aggiunge, e mi ha odiato "senza motivo" (15,25). Il mondo non sempre odia le conseguenze etiche e sociali del cristianesimo, e a volte, che lo riconosca o no, le apprezza. Il mondo odia proprio Cristo, l'autorità assoluta del Signore, la grazia di Cristo, la salvezza dell'uomo come dono di Dio. O quello che viene a In altre parole, il mondo odia Cristo perché "mentre era uomo, è diventato Dio" (Gv 10,33). Questo è ciò che odia in Cristo.  

In effetti, il mondo si dimostra un nemico implacabile del Salvatore, e dopo tre anni della sua vita pubblica, non lo assimila in alcun modo, e finisce per vomitarlo sulla croce con disgusto. In realtà il mondo odia Cristo e la Sua Parola perché il Salvatore "testimonia contro di lui che le sue opere sono malvagie" (7,7). Lo odia perché non gli è sottomesso, ma sfugge al suo dominio: "Io non sono del mondo" (17,9), e per le stesse ragioni odia anche i cristiani: "per questo il mondo vi odia" (15,19; +15,18-20).  

Di conseguenza, noi cristiani dobbiamo sempre accettare la persecuzione del mondo senza alcun imbarazzo, ma piuttosto come un segno inequivocabile che Cristo rimane in noi, e come qualcosa di già annunciato da lui, cioè come qualcosa inerente alla nostra condizione di suoi discepoli. Inoltre, dobbiamo ricevere la persecuzione del mondo come la più alta delle beatitudini (Mt 5,10-12). E se il mondo si mostra favorevole a noi, dobbiamo considerare il fatto con grande sospetto: o questa benevolenza è falsa o siamo diventati complici del mondo, tradendo il Vangelo.  

Cristo e i cristiani sanno bene che dietro l'odio del mondo c'è il diavolo, il Principe di questo mondo, sconfitto dal Salvatore (Gv 12,31), il Padre della menzogna, il Potere delle tenebre, smascherato e spaventato da Colui che è "la Luce del mondo" (Gv 1,9; 9,5). 

L'ultimo Vangelo confronta continuamente Cristo con "Satana", "il Diavolo", "il Maligno", al quale San Giovanni dà anche un quarto nome, "il Principe di questo mondo": con lui vuole esprimere che "tutto il mondo è messo sotto il potere del Maligno" (1Gv 5,19; +Rev 13,1-8). 

PADRE JOSE MARIA IRABURU

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