Per molti cristiani lo Spirito Santo è uno sconosciuto. Il Signore rivela a Conchita la sua identitÅ personale in seno della TrinitÅ dove è l’Amore; la sua missione sulla terra : è di condurre le anime al fuoco dell’Amore; donde la necessitÅ dell regno dello Spirito Santo e l’urgenza di un rinnovamento del suo culto. La frase ci ricorda che É la sua missione in cielo, la sua vita, il suo essere : è l’Amore Ñ. {…}
É Esiste un tesoro nascosto, una ricchezza rimasta non sfruttata e per nulla apprezzata nel suo vero valore, che tuttavia è ciò che c’è di più grande in cielo e in terra : lo Spirito Santo. No, neanche nel mondo delle anime lo si conosce bene. Egli è la Luce delle intelligenze e il Fuoco che infiamma i cuori. Se c’è tiepidezza, freddo, fragilitÅ, e tanti altri mali che affliggono il mondo spiriuale e anche la mia Chiesa, è perché non si ricorre allo Spirito Santo.
La sua missione in cielo, la sua vita, il suo essere, è l’Amore.
Sulla terra, la sua missione consiste nell’avviare le anime verso quel fuoco d’Amore che è Dio. Con Lui si possiede tutto quello che si può desiderare.
Se c’è tristezza, è perché non si ricorre a questo Consolatore divino, Lui che è la perfetta gioia spirituale. Se c’è fragilitÅ, è perché non ci si appoggia su colui che è la Forza invincibile. Se ci sono errori è perché si disprezza colui che è la Luce. La fede si estingue per la mancanza dello Spirito Santo.
No, non si dÅ il culto dovuto allo Spirito Santo in ogni cuore, nell’intera Chiesa. La maggior parte dei mali che si deplorano nella Chiesa e nel campo delle anime deriva dal fatto che non si riconosce allo Spirito Santo il primato che Io ho dato a questa terza Persona della TrinitÅ, che ha avuto una parte così attiva nell’incarnazione del Verbo e nella fondazione della Chiesa. Lo si ama tiepidamente, lo si invoca senza fervore e in molti cuori, anche fra i miei, non ci si ricorda nemmeno di Lui. Tutto questo affligge profondamente il mio cuore.
È tempo che lo Spirito Santo regni, mi diceva il Signore molto commosso, e non con un regno lontano come una cosa molto alta, benché sia così e nulla sia più grande di Lui poiché è Dio, unito e consustanziale con il Padre e con il Verbo. Ma bisogna che regni, lì, vicinissimo, in ogni anima e in ogni cuore, in tutte le arterie della mia Chiesa. Il giorno in cui lo Spirito Santo circolerÅ in ogni pastore, in ogni sacerdote, così intimamente come [circola] il sangue, allora saranno rinnovate le virtù teologali, che ora languiscono, anche nei ministri della mia Chiesa, per l’assenza dello Spirito Santo. Allora il mondo cambierÅ, perché tutti i mali di cui ci si lamenta oggi hanno per causa l’allontanamento dello Spirito Santo, loro unico rimedio. Che i ministri della mia Chiesa reagiscano, attraverso lo Spirito Santo, e tutto il mondo delle anime sarÅ divinizzato. È l’asse attorno a cui ruotano le virtù. Non c’è vera virtù senza lo Spirito Santo. L’impulso decisivo per innalzare la mia Chiesa dallo stato di prostrazione in cui giace, consisterebbe nel ravvivare il culto dello Spirito Santo. Gli si dia il suo posto, cioè il primo nelle intelligenze e nelle volontÅ ! Nessuno mancherÅ di nulla con questa ricchezza celeste. Il Padre e Io, Il Verbo, desideriamo un rinnovamento ardente e vivificatore del suo regno nella Chiesa.
---- Signore, ciò nondimeno, lo Spirito Santo regna nella Chiesa, perché ti lamenti?
---- Guai alla Chiesa, se non fosse così ! Certamente lo Spirito Santo è l’anima di questa Chiesa tanto amata! Ma quello di cui mi lamento è che non ci si rende conto di questo dono del cielo, non gli si dÅ tutta l’importanza che si deve. La sua devozione nei cuori è ordinaria e languida, tiepida e secondaria. Questo porta mali innumerevoli sia nella Chiesa sia in tutte le anime. Ecco perché le Opere della Croce vengono a rinnovare la sua devozione e a estenderla a tutta la terra. Che lo Spirito Santo regni nelle anime, e il Verbo sarÅ conosciuto e onorato, poiché la croce prenderÅ un nuovo slancio nelle anime spiritualizzate dall’Amore divino.
A misura che regnerÅ lo Spirito Santo, il sensualismo, che oggi invade la terra, sparirÅ. Mai la croce metterÅ radici se prima il terreno non sarÅ stato preparato dallo Spirito Santo. Ecco perché ti è apparso per primo, anche prima della visione della Croce. A motivo di questo egli è al vertice della Croce dell’Apostolato.
Uno dei frutti principali dell’ incarnazione mistica è il regno dello Spirito Santo che deve far scomparire il materialismoÑ.
(Diario di Conchita, 19 febbraio 1911)
Nessun commento:
Posta un commento