Oh, se vi accontentaste ancora del Mio Discorso, se vorreste accettare la Mia Parola e la muovereste seriamente nel vostro cuore vivendo ora di conseguenza! Allora sperimentereste sicuramente anche la Forza della Mia Parola, vi rendereste conto percettibilmente, che il vostro Padre vi ha parlato, il Quale ama i Suoi figli e vuole dare loro soltanto il meglio, affinché diventino beati. Vi dico sempre di nuovo, che Mi muove solamente il Mio grande Amore di parlare a voi, e che il Mio infinito Amore è la Motivazione di tutto ciò che vedete, ciò che vi circonda, ciò che sperimentate. E così vi dimostro anche il Mio Amore sempre di nuovo, ma voi non Lo riconoscete. Pretendete altre dimostrazioni per accettare come vere le Mie Rivelazioni. Ognuno di voi vuole essere interpellato personalmente, ma Io parlo appunto a tutti voi, quando la Mia Parola risuona dall’Alto. Ma vi dò una cosa su cui riflettere: Come Mie “creature” siete procedute da Me, come “figli” Miei dovete di nuovo ritornare a Me. Voi stessi dovete svolgere questa trasformazioni in “figli”. Ed ora dipende da voi stessi, se ed in quale tempo le compiete. Se ora aspirate seriamente a raggiungere la meta durante la vostra esistenza terrena, allora svolgerete questa trasformazione nel più profondo dell’interiore, stabilirete nel cuore il legame con Me ed allora potrete anche sentire nel cuore stesso il Mio Discorso ed essere beati. Allora voi stessi stabilite quindi il giusto rapporto di un figlio con il Padre suo, ed allora anche il Padre parlerà al figlio Suo, il figlio sentirà in sé la Voce del Padre e non dubiterà più, che il Padre Stesso parla al figlio Suo. Quindi deve avere questa maturità un uomo, al quale dev’essere rivolto il Mio Discorso. Ma delle semplici parole non possono dimostrare questo intimo rapporto, e non dovete credere di esservi formati a “figli”, ma dovete tutti aspirare a diventare veri figli del vostro Padre. E questo era lo scopo del Mio Discorso dall’Alto, ad indurre le Mie creature ad un cammino di vita, che fa di loro dei veri figli, che adempiono in tutto la Volontà del Padre ed ai quali posso anche parlare, come un Padre parla ai Suoi figli. La Mia Parola che vi risuona dall’Alto, vi fornisce sempre e sempre di nuovo conoscenza del Mio ultragrande Amore per voi. Il Mio Amore è così grande, che rivolgo a voi una Grazia immeritata, perché non siete ancora nel grado di maturità da essere degni voi stessi di sentire Me Stesso. Ma dato che il Mio Amore per voi non è diminuito, non bado al vostro stato imperfetto e vi concedo delle Grazie in sovrappiù. E come una tale Grazia è da considerare per voi uomini la ricezione della Parola, tramite la quale vi dò conoscenza del Mio Essere che E’ Amore, Sapienza e Potenza. E chi dunque accetta la Mia Parola sà anche, che viene costantemente inseguito dal Mio Amore, che provvede a lui e lo assiste, affinché non lo lascia andare perduto e che vorrebbe preparargli una eterna Beatitudine. Quindi, non ha bisogno di nessuna ulteriore dimostrazione del Mio Amore, perché lo sente il suo cuore, per quanto si apre nella libera volontà. Allora l’uomo sà anche, che è e rimane Mio figlio, perché allora tende costantemente verso di Me, perché risponde all’Amore che Io gli dono. Allora è intimamente unito con Me. Ma gli è estranea ogni esteriorità, la sua vita interiore è orientata totalmente allo spirituale, la via esterna lo tocca appena. Irradierà soltanto amore, ed in ciò è riconoscibile la maturità della sua anima, ma non in parole e gesti che può usare ognuno, anche quando non ha ancora raggiunto la maturità dell’anima. Perciò non dovete nemmeno mai giudicare secondo l’esteriore, perché può nascondere una vita interiore che non potete riconoscere, che però è noto a Me in ogni tempo. E perciò non dovete nemmeno accogliere la Mia Parola soltanto con l’intelletto, ma muoverla nel profondo del cuore, allora agirà su ed in voi, quando la vivete fino in fondo e così adempite la Mia Volontà. Perché la Parola Stessa vi deve convincere, e vi convincerà anche, non appena la vostra volontà è rivolta a Me, appena tendete seriamente verso il Padre, dal Quale siete una volta proceduti.
Amen
22 maggio 1961
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