GLI AVVENIMENTI PRECURSORI DELLA SECONDA VENUTA DI GESÙ.
D) Conclusioni.
Esiste un momento definito nella storia dell'umanità nel quale Dio Padre disporrà nuovamente un intervento di suo Figlio Gesù Cristo, come lo fece per prima volta nella sua Incarnazione. È solamente il Padre, nella sua infinita Saggezza, chi conosce quando sarà il tempo di questo evento:
Marco 13,32: “Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.”
La maggioranza dei teologi interpreta che qui si tratta della scienza e la conoscenza del Figlio nella sua natura di vero uomo, informata certamente per la sua unione con la natura divina, ma che può ignorare certe cose.
Il Libro dell'Apocalisse ci presenta a Giovanni come testimone in visione profetica del momento in cui questa decisione è presa dal Padre, ovviamente ignorando il suo tempo nella storia del mondo.
La scena dove Gesù Cristo, figurato come Agnello di Dio che espiò per i peccati degli uomini con la sua morte, effondendo sull'umanità il dono della Salvazione, prende dal Padre il libro sigillato nel quale si trovano rivelati gli avvenimenti della fine, segna l'inizio del tempo che culminerà con la sua Seconda Venuta al mondo in gloria e maestà.
Attraverso le visioni che ci consegna Giovanni conosceremo lo sviluppo di questi avvenimenti che non erano stati rivelati prima, benché continuerà ad essere soltanto nella conoscenza del Padre il "giorno e l'ora” in cui si manifesteranno.
Tuttavia bisogna tenere in conto che la misericordia di Dio, cercando che tutti gli uomini si salvino, cioè, che arrivino ad essere i suoi figli adottivi nella sua presenza per tutta la eternità, permetterà di conoscere attraverso certi segni, che saranno avvenimenti particolari nella storia, che questo "giorno ed ora" sta avvicinandosi, per quello che sarà necessario agire secondo quello che Gesù ha insegnato che è necessario per entrare al Regno di Dio.
È così che ogni cristiano deve trovarsi sempre attento ai "segni" dei tempi, senza pretendere ciononostante di scrutinarli di maniera di sapere quando succederà esattamente l'attesa Seconda Venuta del Signore. È per questa ragione che costantemente l'insegnamento di Gesù ricorda la necessità di vegliare, di essere attenti, di non "addormentarsi", di pensare che il "Giorno" del Signore può apparire in qualunque momento:
Marco 13, 33-37: “State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».”
Neanche sappiamo quanto durerà il tempo dei "segni precursori", ma senza dubbio non sarà un tempo breve, e permetterà che i cristiani che siano aperti al discernimento spirituale siano capaci di vedere ogni volta con maggiore chiarezza l’apparizione di questi segni nel mondo.
GIANFRANCO BENEDETTO
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