sabato 8 ottobre 2022

HO SENTITO IL NOVANTA PER CENTO DI "NO"

 


          No! è una parola buona, ma anche cattiva. Un "no" può essere per Me, che la persona ha smesso di fare tutte le cose cattive per seguirmi. Un "no" può essere anche il contrario: "No" non voglio più andare a Messa; "no" non voglio sapere come si prega; "no" non voglio frequentare quel tipo di persone che pregano soltanto; e così via. Io, figlio mio, ho detto solo "no" al diavolo. Ma per tutto ciò che ho creato, non ho mai usato la parola "no". Una mano chiusa significa "no", mentre io sono morto sulla croce con le mani aperte. Uno sguardo di vendetta, se si capisce che viene dal cuore. Un "no" al perdono, in una coppia che non si riunisce, la parola "no" è tra i due che litigano soltanto. È risaputo che i tossicodipendenti non vogliono abbandonare la loro dipendenza. Consigli? "No". Un padre dal pessimo carattere, i suoi figli hanno già paura perché da lui sentono solo "no". Una madre che evita di avere figli, prima di sposarsi mi aveva già mentito sull'altare. Bambini? "No".

          Benedetto, figlio mio amato, se questa parola si consumasse, non esisterebbe più, perché da quando ho fatto l'uomo e la donna, ho sentito al novanta per cento: "no". Nel Giardino dell'Eden chiesi ad Adamo ed Eva di non toccare l'Albero della Vita; non appena mi allontanai da loro, mi diedero questa parola come risposta: "No". Da lì iniziò la disobbedienza nei cuori di Caino e Abele. Uno mi accettò, cioè Abele. Caino "no". In segno di riparazione per l'umanità, chiesi a Noè di dire a tutti che se non si fossero convertiti, sarebbe caduta una grande punizione. Solo Noè con la sua famiglia mi ha accettato, dagli altri ho sentito solo dei "no". Con Mosè e con gli altri che ho mandato a venire da Me, ho sentito solo questa parola: "no".

          Mio figlio! Quando ho visto che non c'era più alcuna via, mi sono fatto Uomo in mezzo a tutti, per attirare tutte le persone a seguirmi. Era inutile, ovunque andassi, migliaia di persone mi seguivano, ma nel profondo del loro cuore sapevo già che mi avrebbero tradito. Mi sono messo nelle mani degli aguzzini per morire per gli errori degli uomini. Ho sofferto così tanto che il dolore che ho provato, nella storia di tutta la creazione, nessuno sulla terra ha mai provato quello che ho provato io, e anche allora, persino Pietro, il mio fedele apostolo, mi ha detto "no" per tre volte.

          Mio amato figlio Benedetto, se dovessi mettere insieme questa parola in tutto il mondo, non entrerebbe nell'oceano. Per me rimarrebbe solo una piccola isola con la parola "sì". Ah! Come vorrei sentire dalla bocca dei miei figli questa parola che mia Madre chiede da tempo, perché tutti si convertano, è stanca di chiedere tanto: "Figli miei, tornate a Gesù, Lui è la soluzione di tutto, Lui è l'unica Via". E io e lei abbiamo sentito poco: "Sì, mamma! Sì, mio Gesù!". Quando ho chiamato Maria ad essere mia Madre, ho sentito una parola che veniva dal profondo del suo cuore: "Sì, mio Signore! Sia fatta in me la tua volontà" (Lc 1,38). Giuseppe era solo un po' confuso, ma non appena ha riconosciuto e detto "Sì" a Me. Ora è tempo di mietitura e gli operai mi hanno ascoltato poco, dicendo "sì" a Me (Mt 9,37). I frutti sono già maturi e la raccolta deve essere fatta il prima possibile. Se non lo faccio al più presto, potrebbero rovinarsi tutti, e questo non voglio che accada.

          Benedetto, figlio mio! Chiedete il mio aiuto. Io, Gesù, non sopporto più di vedere il diavolo che ride sempre di me.

          Miei cari figli! Ascoltate ciò che sto per dire attraverso questo mio portatore. La colpa è così grande, sulla Terra, per i peccati, che le profondità dell'inferno non sono più adatte; è terrificante. Il diavolo ha piazzato ad ogni angolo della città e nei campi, decine di suoi soldati, per prendere in catene milioni di persone sul posto. Vi prego, figlioli, non restate fermi! Prendete la mia bandiera bianca in mano e parlate: "Vogliamo la pace! Vogliamo vivere! Vogliamo la libertà! Vogliamo il nostro Salvatore!".

           Andate figli miei, non c'è più tempo da perdere. Fiducia in me. Io sono ciò che sono e do la mia vita, come l'ho già data, per voi. La mia benedizione per tutti coloro che desiderano essere miei lavoratori. 

GESU'

03/03/1995

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