domenica 9 ottobre 2022

La Missione Sacerdotale di Conchita

 


CONSEGUENZE DELLA GRAZIA 

 

a) CARICARE IL PESO DELLE  GRAZIE DI GESÙ 

Gesù è ansioso di condividere "il peso del suo amore" e delle grazie che vuole donare ai sacerdoti, in questo contesto dice a Conchita: 

Portate l'immenso peso di queste grazie nel vostro cuore limitato e piccolo, e pregate e gridate e sacrificio e immolarsi, chiedendo al Padre mio, attraverso la sua Parola, che queste anime sacerdotali siano aperte, purificate, umiliate, allargate per riceverle.  Questo è il vostro ruolo con i tesori del cielo che ho depositato nella vostra anima oggi, per i sacerdoti. 

Più ne sentirete l'enorme peso, più chiederete, più mi offrirete, più il Padre mio si commuoverà, più lo Spirito Santo si farà sentire da quei petti sacerdotali, e le rocce di molti cuori si spezzeranno, e le porte dei Sacerdoti tiepidi si apriranno, e i cuori degli sfortunati Sacerdoti caduti reagiranno; e i tentati volgeranno gli occhi al cielo; e i buoni Sacerdoti cresceranno in virtù, in azione e in unzione, ricevendo tutti quella benefica pioggia di doni e di grazie dello Spirito Santo, che li trasforma in Me (54,162). 

  

b)  DESTINATARIO DELLE VOSTRE GRAZIE 

È già stato detto che il Signore la vuole "depositaria e destinataria dei suoi doni per i sacerdoti".  Accettando la volontà di Gesù, esclama: "Sento che il fuoco del tuo amore arde in me: 

Sento che il fuoco del vostro amore mi ha bruciato, voi dite che il vostro ha riposato nei suoi effluvi d'amore. Mio Dio! Dici che hai creato la mia anima destinatario delle tue grazie sacerdotali e che posso chiederti più liberamente (54, 312). 


c) PARTECIPA ALL'AMORE SACERDOTALE DI GESÙ 

Mons. Martinez gli fa vedere l'amore che Gesù sperimenta per le anime sacerdotali e come comunica loro il suo stesso amore e tra loro c'è sua figlia Concepción: 

Ma ad alcuni voglia partecipare di questo amore in modo specialissimo; alle anime sacerdotali.  Il sacerdozio ha per frutto la purezza e per essenza il sacrificio, ma ha per principio l'amore.  Un amore dimenticato di sé; un amore generoso che realizzi quelle parole di Gesù:  "Pro eis ego sanctifico me ipsum ut sint ipsi sanctificati in veritae". "Per loro santifico me stesso (sacrifico me stesso) affinché siano veramente santificati"; e quelle di San Paolo: "Spenderò tutto e spenderò me stesso per le vostre anime". 

Un amore avido di glorificare il Padre e desideroso di sacrificarsi per le anime. 

Questo amore è la virtù caratteristica dei Sacerdoti, e deve essere anche delle anime che devono esercitare il sacerdozio mistico.  

Tutte queste anime devono portare nel loro cuore i puri e squisiti sentimenti sacerdotali che Gesù porta nel suo.  Come Lui, devono dimenticare completamente se stessi... (54,221-223).

Senza nell'amore di tutte le anime il Sacerdote stabilisce gradi e segna differenze, queste e quelle sono l'ordine dell'amore di Gesù e le sue divine predilezioni, poiché il Sacerdote ama più ciò che Gesù ha amato di più, ed Egli amò con singolare predilezione i Sacerdoti, ai piccoli e ai bisognosi (54,228).  

Madre di sacerdoti ufficiali e di sacerdoti mistici, lei deve portare nella sua anima molto puro, molto copioso, molto intenso quell'amore sacerdotale (54,231). 

 

d) CONDOTTO DI RINGRAZIAMENTO  

-Signore, oggi le ho detto: "Che cos'è questo che sgorga nella mia anima, come torrenti di grazie, come fecondazioni in essa, come profondi abissi di qualcosa di molto grande e celeste?" E lei mi ha risposto: --Sono, figlia, le grazie che lo Spirito Santo riverserà attraverso di te sui sacerdoti; sono le grazie che passeranno tranquillamente attraverso di te al mondo sacerdotale (54,155). 

Manuel Rubín de Celis, M.Sp.S 

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