mercoledì 17 novembre 2021

DELLE CAUSE DEI MALI PRESENTI E DEL TIMORE DE' MALI FUTURI E SUOI RIMEDI AVVISO AL POPOLO CRISTIANO

 


Basta sol leggere ciò, che diceva su tal proposito l'apostolico predicatore il P. Segneri juniore, allorchè le conversazioni erano ancora nascenti, e sol tra le dame ei cavalieri. Io ne trascrivo alcuni tratti, che sono vere pitture del nostri costumi, e pur troppo lagrimevoli, ma vere produzioni. (Istruz, sopra le Conversaz. moderne. Firenze, e Parma per Giuseppe Rosati an. 1751:) » Per conto della Conversazione, egli dice in un luogo (par. 4.) voi parimenti tralasciate tutte le divozioni private, e pubbliche. Quanto alle private, qual bene potete mai fare prima di coricarvi, dopo la stanchezza di una veglia sì lunga? La mattina seguente non siete a tempo alla predica, mentre appena arrivate all'ultima messa, tanto che chi volesse pigliar nota dei cavalieri, e delle dame, che sono state alla conversazione la sera innanzi, basterebbe che osservasse per le chiese, chi sta ascoltando l'ultima messa. Circa la frequenza dei SS. Sacramenti, o voi vi comunicate con tutta la conversazione della notte innanzi, e qui vedete, che indecenza è questa: accozzare insieme conversazioni, e comunione. Ol trecchè alzandovi tardi di letto, per necessità avete da spedire in fretta la preparazione per la confessione, e poi appena comunicati desinare, passeggio, e di nuovo conversazione. O voi per comunicarvi vi assenterete la sera innanzi dalla conversazione, e in tal caso io non ho tanto buon concetto di voi, che mi persuada, che vogliate vincere così frequentemente i rispetti umani di quello, che si dirà dalla brigata su la vostra sedia vacante. Voi non avrete tanto animo di far sapere a tutti, che vi comunicate si spesso. Onde temo, che abbiate già fatto un gran diradare di comunioni, e che abbiate a diradarle tuttavia di più. Cosa purtroppo avvenuta oramai in ogni città. - - - Guanto alle divozioni pubbliche, già tutete le confraternite, tutti gli oratorii degentiluomini sono per terra; e oggi si può aggiungere ancora di tutti i cittadini, e di tutti i mercatanti. Perchè facendosi di notte giorno, ne viene, che si abbia poi a fare di giorno notte; onde appena resta tempo la mattina per udir messa. In tutte le città, dove ha allignato questo mal costume, da quel tempo, che il demonio ve lo portò, si è notata la desolazione, e la rovina totale di tutte le sacre adunanze di cavalieri. Per tutto piangono i nostri vecchi compagnie così fiorite di nobiltà a tempi loro, ora composte di puri artigiani; oratorii, in cui prima si penava ad aver luogo, ora chiusi per mancanza di numero sufficiente a cantare gli ufficii. In somma per questi abusi sono scadute affatto tante belle divozioni della città, tante lodi, che riceveva la vergine, tanti suffragi, che riportavano le anime sante del Purgatorio. Ora levate ad un'anima la frequenza del Sacramenti, fate, che non senta più prediche, che non abbia più altre divozioni che quell' unica messa di precetto, e sappiatemi poi dire, a che misero stato si ridurrà. Ah ! che il demonio ha trovata la maniera di spogliare in un colpo la nobiltà, e oggi mai tutti i cristiani, di tutti gli aiuti al bene ».

DEL CONTE CANONICO ALFONSO MUZZARELLI

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