venerdì 19 novembre 2021

GESÙ E SATANA

 


RISPOSTA SAPIENTE 

Un uomo compiva i cento anni. Con la vita sobria e le attenzioni amorose dei figli sperava di vivere ancora qualche tempo. 

Non si volle lasciare inosservata quella data. Figli, nipoti e pronipoti si raccolsero per presentargli gli auguri. Finiti i complimenti e chiusa la bicchierata, il vecchietto fu invitato ad affacciarsi al balcone. 

Al suo apparire la banda musicale del paese intonò una marcia; sparavano intanto i mortaretti e si lanciavano i coriandoli. Il festeggiato guardava e sorrideva. 

Rientrato poi incamera, uno dei presenti gli rivolse questa domanda: Cosa ne pensa del suo lungo passato, di cento anni di vita? 

- La mia vita, rispose, non è stata altro che un affacciarmi per un istante al balcone. Tutto è passato come un sogno. - 

Sapiente risposta! La vita, per lunga che sia, è sempre breve. Pare un sogno il passato, ma non è un puro sogno, perché resta la responsabilità degli atti umani compiuti, sia con la mente che con le opere. 

La vita è un gran dono di Dio ed è certo che Dio non vuole sprecati i suoi doni. Siamo stati creati e messi nel tempo per guadagnarci l'eternità felice. 

Sono perciò in errore e degni di commiserazione coloro che prendono la vita alla leggera, come un periodo di piacere. La vita è prova, è lotta, è faticosa salita verso l'eternità. 

Vivere su questa terra, morire e cessare di esistere è la sorte delle bestie. Per l'uomo e per la donna, avvenuta la morte del corpo, comincia la vera vita, l'eternità. È da stolti ed è segno di malvagità lo sforzarsi di convincersi che con la morte tutto finisce. 

I seguaci di Gesù aspirano al Paradiso, lavorano per arricchirsi di beni celesti e vivono in una dolce speranza, che un giorno sarà dolce realtà. 

I seguaci di Satana, accecati dalle passioni, vivono in un'alternativa tormentosa di piaceri e di amarezze intime, hanno paura di un'altra vita e cercano di godere momentaneamente sulla terra, senza avere un ideale supremo. Satana, il principe delle tenebre, ha interesse che i suoi schiavi vivano in tale buio. 

Don Giuseppe Tomaselli

Nessun commento:

Posta un commento