Ad Antonietta Loconte: “Il Signore ti chiama”
Antonietta Loconte si recò a visitare Padre Pio da Fasano di Brindisi nel marzo 1947. Era insieme a suo padre e sua sorella. Suo padre recava una lettera da consegnare a Padre Pio da parte di Palmina Guarini. Egli riuscì a dargli la lettera chiusa quando Padre Pio passò nel corridoio. Padre Pio avrebbe eventualmente aperto la lettera ore dopo, quando tornava nella sua cella. Quando Antonietta si confessò, Padre Pio le disse: “Va’ sicura che il Signore ti chiama proprio in monastero.” Poi disse di riferire all’amica Palmina che lui avrebbe risposto al suo scritto con la preghiera.
Antonietta testimonia: “Come poteva Padre Pio sapere che io ero la figlia di quel signore che poco tempo prima gli aveva consegnato la lettera di Palmina? E poi lui non aveva avuto il tempo materiale di aprire e leggere la lettera.”
Antonietta, adesso suor Mansueta, conclude la sua testimonianza il 5 maggio 1996: “Con l’aiuto del Signore e la forza che mi dava la parola di Padre Pio, ho potuto realizzare la mia vocazione alla vita contemplativa in clausura insieme alla mia amica Palmina Guarini, oggi suor Chiara Rosaria, nello stesso monastero in Assisi, dove siamo da 50 anni. Infatti, entrammo in monastero il 24 settembre di quello stesso anno 1947.” 40
A Palmina Guarini: “Piena, piena, piena”
Suor Chiara Rosaria Guarini diede la sua propria testimonianza il 5 maggio 1996, in Assisi: “Un giorno ero a letto con la febbre e a caso capitò di passaggio un’amica, Antonietta Loconte, la quale mi annunciò che si sarebbe recata da Padre Pio... Mi nacque l’idea di affidare a lei una mia lettera, dopo aver ottenuto la promessa che l’avrebbe consegnata di persona a lui. Giunta al convento, fu sorpresa dalla grande folla assiepata e decise di affidare la missiva al suo papà, giacché gli uomini avevano più possibilità di avvicinare Padre Pio.
Infatti, la lettera fu consegnata a Padre Pio che se la mise in tasca. Quando Padre Pio passò a confessare le donne, giunto il turno di questa mia amica e senza che ella lo prevenisse, tirò fuori dalla tasca la lettera, dicendo. ‘Dite a questa persona che mi ha scritto che io rispondo con la preghiera...’
Qualche tempo dopo, ai primi di settembre del 1947 mi confessai da Padre Pio e gli dissi: ‘Padre, sono venuta per chiedere la benedizione prima di entrare in monastero.’ E lui senza chiedermi spiegazioni e con l’aria di chi è al corrente di tutto, mi rispose con tono forte e pieno di esultanza: ‘Piena, piena, piena!’”
Suor Chiara Rosaria così conclude: “Celebrerò il 50° di professione con un cuore colmo... Sono piena di entusiasmo e sovrabbondo di gioia.” 41
Giuseppe Caccioppoli
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