venerdì 14 ottobre 2022

IO SONO PACE, AMORE VERO E SILENZIO

 


          Noi, figlio mio, non ci fermiamo un attimo con le vite che mi appartengono sulla terra. La mia lotta è costante e chi crede in me può percepire che sono in mezzo ogni giorno, ogni ora e ogni minuto. Se non ci fosse la Mia Presenza, né quella di Mia Madre e dei Miei Angeli, questo qui sarebbe peggio di una guerra. Se c'è ancora pace in molti luoghi e se ci sono famiglie che ancora mi cercano, è perché Io, Gesù, non voglio che il mondo finisca per mano degli uomini, perché sarebbe una disgrazia; la più grande catastrofe. Sarei solo una leggenda nelle storie bibliche.

          Vedi figlio mio che sono qui con te, scrivendo liberamente quello che ti dico, senza che nessuno ci disturbi. Potete sentire che è la mia presenza, perché io sono la Pace, il Vero Amore e il Silenzio. Non dobbiamo gridare perché tu mi senta, e nemmeno io Gesù. Voi ascoltate in tono maggiore o minore; il nostro dialogo è sereno. Così è in Cielo: tutti Mi lodano, ma è un canto senza grida; la lode di ciascuno è come se fosse nell'ora del silenzio della Consacrazione dell'Ostia Santa. Tutte le esagerazioni che fanno per chiedermi le grazie, sono poche quelle che le raggiungono, perché in mezzo a tante grida, Io presto attenzione a quelli che vedo e sento dolcemente. Cosa succede in quest'ora: il mio Spirito di pace entra in lui (o in lei). Vedete che la Mia Presenza è pace, e pace significa silenzio. La confusione non fa parte di Me. Coloro che gridano, piangono, si disperano, sono i più lontani dal ricevermi.

          Una cosa, figli miei, dovete imparare: è scritto che ho gridato davanti a Pilato? È scritto che ho gridato aiuto mentre venivo spinto e preso a pugni? È scritto che ho gridato sulla croce? Il mio silenzio è stato profondo. Le parole che ho pronunciato sono state: "Padre! Perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34a); oppure, quando ho chiesto dell'acqua (Gv 19,28).

          Cari figli, attraverso questo mio portatore, vi chiedo: entrate nella mia Chiesa, ma non fate lodi esagerate; cantate a Me, ma senza gridare; pregate per voi stessi, ma ognuno per sé. Ciò che volete dire a Me non deve essere ascoltato da coloro che sono dalla vostra parte. Quello che volete da Me, Io, Gesù, vi ascolto più rapidamente di chi mi grida aiuto. Quando non c'è nessuno che ti aiuta, chiedi a un fratello, ma con Me devi solo pensare: io vedo tutto. Non è forse scritto che chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato? (Mt 23,12). Questo è ciò che mi piace, fare come ho fatto io. Ho dato tutte le prove che un uomo non potrebbe mai sopportare, quando sono stato preso per essere crocifisso.

          Benedetto, mio caro figlio, ti amo tanto perché non mi chiedi nulla ad alta voce. Vedo solo un grandissimo silenzio in voi: questo significa pace. Un cuore agitato è in difficoltà e anche con meno battiti, perché i passaggi delle vene non lasciano circolare il sangue. Un cuore perfetto, che batte con un ritmo esatto, significa che tutto il suo funzionamento è in pace. Il cuore, figli miei, è l'organo principale del corpo; con esso si può vivere un giorno, un'ora, un minuto, così come cento anni. Non fumate, non bevete, non mancate di riposare nei momenti giusti, non vi arrabbiate, non maledite gli altri, non mancate di passare qualche minuto a riflettere su di esso con preghiere a Me, non prendete medicine che ne danneggino il funzionamento e, di tanto in tanto, mettete la mano sul petto e dite queste parole: "Mio caro cuore, tu sei la mia vita, perché in te c'è il mio Gesù. Tu sei tutto ciò che amo di più, caro cuore. Non fatemi soffrire. Voglio portarti in braccio, ma voglio che tu mi porti sempre nei posti buoni, dove c'è il mio Dio. Caro cuore, non farmi litigare, non farmi arrabbiare, perché tu non ti ammali, perché senza di te non posso vivere, perché tu sei il tabernacolo del mio Gesù, e Gesù non può stare con te se io non ho pace. Caro, mio cuore, parla sempre per me, e non che io dica quello che voglio. So che un cuore che ama è con Dio, ma un cuore che si vergogna di Gesù non può vivere.

          Benedetto, figlio mio, pace, amore, è così: senza esagerare, se qualcuno mi vuole.

          Vi benedico, figli miei, se mi ascoltate.

GESU'

07/03/1995


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