LIBRO DELLE LAMENTAZIONI
10 L’avversario ha steso la mano su tutte le sue cose più preziose; ha visto penetrare nel suo santuario i pagani, mentre tu, Signore, avevi loro proibito di entrare nella tua assemblea.
Gerusalemme vede la sua desolazione. L’avversario ha steso la mano su tutte le cose più preziose. Gerusalemme è stata spogliata di ogni sua ricchezza.
Anche il tempio è stato profanato. Essa ha visto penetrare nel suo santuario i pagani, mentre tu, Signore, avevi loro proibito di entrare nella tua assemblea.
È la fedeltà di Gerusalemme al suo Dio l‘unica e sola difesa e protezione. Dio non vuole che il suo tempio venga profanato. Non vuole che venga abbattuto.
Questa è la volontà di Dio. Essa però è tutta consegnata, affidata al suo popolo. Il popolo deve far sì che questa volontà del suo Dio si compia.
Come si potrà sempre compiere? Rimanendo esso fedele ad ogni Parola del suo Signore. La volontà di salvezza di Dio è tutta nelle mani del suo popolo.
Il popolo è fedele. Gerusalemme non verrà spogliata e il tempio rimane nella sua bellezza. Il popolo non è fedele. La città diviene una desolazione.
Vi è una volontà di Dio che è solo nelle mani di Dio. Ma vi è anche una volontà di Dio che è posta tutta nelle mani dell’uomo.
Quando Dio pone la sua volontà nelle mani dell’uomo, tutto il futuro di bene o di male, di innalzamento o di abbassamento, è dall’uomo.
È dall’uomo per la sua fedeltà o infedeltà al suo Signore. Nella fedeltà il futuro è di sommo bene. Nell’infedeltà è di sommo e indicibile male.
Tutto il futuro, anche quello eterno, Dio l’ha posto nelle mani dell’uomo. Potrà lui costruirsi un futuro di vita o di morte, di vita eterna o di morte eterna.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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