È
una gioia per me, fratelli, ricordare con voi questa via del Signore (...) di
cui Isaia fa un così bell'elogio: “Ci sarà (...) nella terra arida e deserta,
un sentiero e una strada (...) Questa strada sarà chiamata via santa” (Is
35,7-8), perché è la santificazione dei peccatori e la salvezza di coloro che
sono perduti. (...) |
“Nessun
impuro la percorrerà”. Caro Isaia, coloro che sono impuri passeranno quindi
per un'altra strada? Oh no! Che tutti vengano piuttosto su questa strada, che
vi avanzino! È soprattutto per gli impuri che Cristo l'ha tracciata, lui che
“è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19,10). (...) Allora
l'impuro passerà per la strada santa? Dio non voglia! Per quanto sia sporco
nell'intraprenderla, non lo sarà più quando vi passerà; perché, non appena vi
avrà messo piede, la sua sporcizia scomparirà. La via santa, in effetti, è aperta
all'uomo impuro, ma non appena lo accoglie, lo purifica cancellando tutto il
male che ha commesso. (...) Non lo lascia passare con la sua sporcizia,
perché è la “strada stretta” e per così dire, la “cruna dell'ago” (Mt
7,14;19,24). (...) |
Se
quindi tu sei già sulla strada, non te ne allontanare; altrimenti il Signore
ti lascerebbe vagare “per le strade del tuo cuore” (Isaia 57,17). (...) Se
trovi la strada troppo stretta, considera la meta a cui ti conduce. (...) Ma
se il tuo sguardo non arriva così lontano, fidati di Isaia, il veggente. Lui
che distingueva sia la strettezza che il punto di arrivo della strada,
aggiungeva: “Su questa via cammineranno i redenti, i riscattati dal Signore;
arriveranno a Sion con grida di giubilo. Una felicità perenne trasfigurerà il
loro volto. Otterranno esultanza e gioia. Tristezza e pianto fuggiranno” (Is
35,9 10). |
Beato Guerrico d'Igny (ca 1080-1157)
abate cistercense
5° discorso per l'Avvento°
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