venerdì 18 dicembre 2020

L’unico modo per vincere questa battaglia è ritornare a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto, e smettere di fare ciò che l’anti-chiesa ci chiede oggi e che la vera Chiesa ha sempre condannato.

 


VIGANÒ: COME IL VATICANO II SERVE AL NUOVO ORDINE MONDIALE.


Rimettiamo Nostro Signore Gesù Cristo, Re e Sommo Sacerdote, al centro della vita della Chiesa; e prima ancora, al centro della vita delle nostre comunità, delle nostre famiglie, di noi stessi. Restituiamo la corona a Nostra Signora Maria Santissima, Regina e Madre della Chiesa.

Ritorniamo a celebrare la Santa Liturgia e a pregare con le parole dei Santi, e non con gli sproloqui dei modernisti e degli eretici. Ricominciamo a gustare gli scritti dei Padri della Chiesa e dei Mistici, e gettiamo nel fuoco le opere intrise di modernismo e di sentimentalismo immanentista. Diamo appoggio con la preghiera e con l’aiuto materiale ai buoni sacerdoti che rimangono fedeli alla vera Fede, e togliamo qualsiasi appoggio a chi scende a patti con il mondo e le sue menzogne.

E soprattutto – ve lo chiedo nel nome di Dio! – abbandoniamo quel senso di inferiorità che i nostri avversari ci hanno abituato ad accettare: nella guerra del Signore, essi non umiliano noi (che per i nostri peccati meritiamo ogni umiliazione), ma la Maestà di Dio e la Sposa dell’Agnello Immacolato. La Verità che abbracciamo non viene da noi, ma da Dio: lasciarla negare, o accettare che essa debba quasi giustificarsi davanti alle eresie e agli errori dell’anti-chiesa, non è un atto di umiltà, ma di codardia e di pusillanimità. Ispiriamoci all’esempio dei Santi Martiri Maccabei, dinanzi ad un novello Antioco che ci chiede di sacrificare agli idoli e di abbandonare il vero Dio. Rispondiamo con le loro parole, pregando il Signore: «Anche ora, Sovrano del Cielo, manda un angelo buono davanti a noi per incutere paura e tremore. Siano atterriti dalla potenza del tuo braccio coloro che, bestemmiando, sono venuti qui contro il tuo santo tempio» (2Mac 15, 23).

Permettetemi di concludere questo intervento con un ricordo personale. Quand’ero Nunzio Apostolico in Nigeria, conobbi una magnifica tradizione popolare nata durante la terribile guerra in Biafra, e che perdura tuttora. Vi partecipai di persona, e ne rimasi molto colpito, in occasione di una visita pastorale nella Diocesi di Onitsha. Questa tradizione, chiamata Block Rosary Children consiste nel radunare migliaia di bambini (anche molto piccoli) in ogni villaggio o quartiere per la recita del Santo Rosario per implorare la pace – ogni bambino con in mano una tavoletta, come un mini-altare, un’immagine della Madonna e una piccola candela.

A pochi giorni dal 3 Novembre, invito tutti ad unirsi in una Crociata del Rosario: una specie di assedio di Gerico, in cui non sono le sette trombe di corno di ariete suonate dai sacerdoti, ma le Ave Maria dei piccoli e degli innocenti a far crollare le mura del deep state e della deep church.

Uniamoci ai bambini nella preghiera della Santa Corona, in un Block Rosary Children, implorando la Donna vestita di Sole, affinché la Nostra Signora e Madre sia restaurata nella Sua Signoria, ed sia abbreviato l’eclissi che ci affligge.

E che Dio benedica questi santi propositi.

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