martedì 24 agosto 2021

Il Signore è lì davanti a noi, aspetta solo che noi completiamo l’opera della nostra purificazione passando attraverso il martirio. Poi ci sarà solo Lui e la sua eternità di gioia infinita.

 


SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE

[3]Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino.

La beatitudine è la via della vita, anzi la via della pienezza della vita.

La Chiesa vive nel tempo degli uomini: tempo di tentazione, di peccato, di miseria spirituale e materiale, di cattiveria, di malvagità, di guerra, di martirio, di rinnegamento della verità, di perdita della coscienza, di oscuramento dei valori morali.

Il tempo degli uomini spesso è tempo senza Dio, senza il vero Dio. Il vero Dio è uno, i falsi dei sono molti, gli idoli che l’uomo si costruisce sono infiniti, senza numero.

La moltitudine degli idoli si avventa contro il vero Dio, gli adoratori dei falsi dei combattono gli adoratori dell’unico vero Dio.

La differenza nel combattimento è grande: gli adoratori dei falsi dei si servono della falsità, della calunnia, della menzogna, dell’inganno, della minaccia, della tortura, di ogni violenza, della stessa morte per distruggere gli adoratori del vero Dio.

Gli adoratori del vero Dio hanno solo un’arma di difesa: la loro fede nella Parola assieme alla perseveranza in questa fede fino alla morte di croce.

Loro non possono fare il male, neanche con il pensiero. Loro devono solo amare, anzi devono offrire la loro vita per i loro crocifissori, uccisori, carnefici.

Le forze del male scatenate dagli adoratori degli idoli, o dei falsi dei, sono quanti sono gli uomini che si sono votati alla falsità.

Gli adoratori del vero Dio non hanno forze “umane” da opporre. Hanno solo una forza: la loro fede, il loro amore per Cristo Gesù, la loro speranza della vita eterna. La fede è nella Parola di Cristo. L’amore è il compimento di ogni Parola di Cristo Gesù. Anche la Speranza è cammino nella Parola al fine di raggiungere il regno eterno di Dio.

Dinanzi alle forze del male, che tolgono ogni respiro agli adoratori del vero ed unico Dio, i cristiani possono smarrirsi, confondersi, venir meno, perdere la fede nella Parola della salvezza, retrocedere dalla via sulla quale si sono incamminati, ritornare nel peccato e nella falsità di un tempo.

Cosa fare perché questo non avvenga? Una cosa sola si può fare: rinsaldare la fede nella Parola, rinnovare l’amore nella Parola, fortificare il cammino nella Speranza della vita eterna.

Come si fa ad operare tutto questo secondo pienezza di verità? Semplicemente mostrando la “temporaneità” della vittoria del male, rivelando l’eternità della vittoria del bene.

Il “bene” che produce il male è solo apparente, effimero, dura un istante. Mentre il male che produce il male è un male eterno.

Il “male” che produce la perseveranza nel bene anche esso è effimero, è solo del corpo. Poi dopo viene l’eternità della gioia, della pace, della vita.

Per questo è “beato chi legge e beati sono coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte”.

È beato perché scoprirà la fine dei malvagi, ma anche dei giusti. Scoprirà attraverso le parole di questa profezia quanto è illusorio fare il male, mentre fare il bene produce vita eterna.

Il male conduce alla perdizione eterna, all’inferno. Il bene genera vita eterna, apre le porte del Paradiso.

L’Apocalisse, rivelazione delle cose che stanno per accedere, ha proprio questa finalità: dire ai cristiani perseguitati, martoriati, umiliati, crocifissi, decapitati, dati in pasto alle fiere, fatti pubblico spettacolo nei circhi, imprigionati, calpestati, lapidati, fustigati, calunniati di gravi misfatti, di perseverare nella loro fede, di consegnare la vita a Cristo, esponendola anche al martirio.

Dopo questa breve sofferenza si apriranno le porte del Paradiso. È il Paradiso la speranza del cristiano. Per entrarvi lui deve essere capace anche di offrire il suo corpo al martirio.

Il tempo è vicino ha un solo significato.

È vicino il tempo in cui i cristiani prenderanno possesso del loro regno, del Paradiso. È vicino il tempo della gloria, dopo la grande tribolazione. È vicino il tempo della fine della loro sofferenza.

È vicino il tempo della venuta del Figlio dell’uomo per prendere la nostra anima e portarla con sé nel cielo.

Come si può constatare solo l’eternità con Dio può essere l’unico principio, il solo fondamento della nostra speranza.

Fondare la speranza su altre cose, è inutile. Dinanzi alla persecuzione solo l’eternità della beatitudine potrà infondere la forza di perseverare sino alla fine.

Questa speranza la si può rinsaldare in un solo modo: mostrando a più riprese e in diversi modi il Cristo Trionfatore sul peccato, sulla morte, sul male, su ogni malvagità e cattiveria dell’uomo.

È questo il fine dell’Apocalisse: mostrare ai cristiani il trionfo di Cristo Gesù, il Crocifisso, che è il Risorto, il Vivente, il Principe dei re della terra, il Signore dei signori.

Tutto questo Lui lo è divenuto passando per la croce.

L’Apocalisse è la più grande e più potente “teologia” della croce, insegnata ai cristiani “crocifissi” perché siano in ogni istante capaci di vincere lo scandalo che nasce dalla croce.

È questo il motivo per cui è beato chi legge e mette in pratica le parole di questo libro.

È beato perché sarà andato alla scuola del Crocifisso per imparare a risorgere con Lui a vita nuova ed eterna.

Il tempo del combattimento è breve. Il tempo del godimento della vittoria lungo, molto lungo, dura tutta un’eternità.

Dona energia sempre nuova il solo pensiero che il tempo che ci separa da Cristo, dall’eternità con Lui, è tanto vicino. È già quasi venuto.

Il Signore è lì davanti a noi, aspetta solo che noi completiamo l’opera della nostra purificazione passando attraverso il martirio. Poi ci sarà solo Lui e la sua eternità di gioia infinita.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

 

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