La Chiesa ha l’antica usanza di pregare per i defunti all’interno della Messa.
1. 3. Per quello che mi hai domandato potrebbe bastare questa mia risposta, per quanto breve, Ma prestami ancora un po’ di attenzione su alcuni problemi che ne derivano e a cui mi par giusto di dare una risposta. Nei libri dei Maccabei si legge che venne offerto un sacrificio per i defunti 2. Ma anche se in nessun luogo delle antiche Scritture si leggesse qualcosa di simile, non poca cosa sarebbe l’autorità della Chiesa universale che si manifesta in questa usanza quando, tra le preghiere che dal sacerdote vengono innalzate al Signore nostro Dio davanti al suo altare, c’è un posto preminente la preghiera per i defunti.
Per i cristiani lo scempio dei corpi e la non sepoltura non ha arrecato nessun vero danno.
2. 3. Però con particolare attenzione vediamo di approfondire se all’anima di un defunto arrechi qualche sollievo il luogo della sepoltura del suo corpo. E prima di tutto chiediamoci se alle anime degli uomini dopo questa vita possa esser motivo di sofferenza, o comunque di maggiore sofferenza, il fatto che i loro corpi non siano stati sepolti: e questo non secondo le idee che per un verso o per l’altro vanno in giro tra la gente, ma secondo i sacri testi della nostra religione. Non si può prestar fede infatti a quanto si legge in [Virgilio] Marone che a coloro che non sono stati sepolti non è concesso di percorrere e attraversare il fiume infernale, appunto perché né è dato traghettarli tra gli orridi dirupi e il fragore dei flutti prima che riposino le loro ossa nei sepolcri 3.
Chi potrà indurre il cuore di un cristiano a credere a queste stravaganti fantasticherie poetiche, quando il Signore Gesù, perché i Cristiani affrontassero senza paura la morte tra le mani dei loro nemici, che solo sui loro corpi potevano infierire, assicura che neanche un capello del loro capo sarebbe andato perduto 4 e li esorta a non aver paura di quelli che possono, sì, uccidere il corpo, ma dopo non possono fare più nulla 5? Io nel primo libro della Città di Dio ho detto abbastanza, mi pare, per rompere i denti a coloro che, nel tentativo di addebitare ai tempi cristiani le atrocità compiute dai barbari, e particolarmente quelle che di recente ha subito la stessa città di Roma, anche questo portano per argomento che in quel frangente neanche dei suoi è venuto in aiuto Cristo. E avendo loro risposto che egli aveva raccolto le anime dei fedeli come ricompensa della loro fede, essi hanno ritorto l’insulto riferendolo ai cadaveri rimasti insepolti. Ecco il testo intero con cui ho spiegato tutto l’argomento della sepoltura.
Sant'Agostino
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