Non importa l'ambiente, le difficoltà che circondano la nostra vita, se ci volgiamo pieni di fede e di fiducia verso Gesù che ci attende; non importa che le onde siano molto alte e il vento sia forte; non importa che non sia naturale per l'uomo camminare sull'acqua. Se guardiamo Gesù, tutto sarà possibile per noi; e che guardarlo è la virtù della pietà. Se con la preghiera e i sacramenti rimaniamo uniti a Gesù, saremo saldi nel nostro cammino; smettere di guardare Cristo è affondare, è incapacirci di fare un passo, anche sulla terraferma.
La fede, grande all'inizio, divenne piccola in seguito. Pietro si rese conto delle onde, del vento (San Giovanni fa notare che il mare aveva ancora grandi onde), di quanto sia impossibile per l'uomo camminare sull'acqua; si preoccupa delle difficoltà e dimentica l'unica cosa che lo teneva a galla: la parola del Signore. Di fronte agli ostacoli di cui ora è consapevole, la sua fede diminuisce e il miracolo è legato a una piena fiducia in Cristo.
Dio a volte chiede "apparentemente impossibili" che si avverano quando agiamo con fede, con gli occhi puntati sul Signore. In un'occasione, il Fondatore dell'Opus Dei, san Josemaría Escrivá, disse a una sua figlia che si stava recando in un altro paese dove avrebbe incontrato le difficoltà logiche degli inizi di un'opera apostolica: "Quando ti chiedo qualcosa, figlia, non dirmi che è impossibile, perché lo so già. Ma, da quando ho iniziato l'Opera, il Signore mi ha chiesto molti impossibili... e sono usciti!" E sono usciti!: lavoro apostolico in molti Paesi..., e sono emerse vocazioni e persone che si sono prestate a collaborare a questi compiti con grande generosità e distacco. In molti modi disse loro: "C'è bisogno di uomini di fede e le meraviglie della Scrittura saranno rinnovate..." E quelle meraviglie vengono compiute ogni giorno sulla terra... Questo è sempre stato il caso nella storia della Chiesa.
È Dio che ci tiene a galla e ci rende efficaci in mezzo all'"apparentemente impossibile", un ambiente spesso contrario all'ideale cristiano. È Lui che ci fa camminare sulle acque, e la condizione è sempre la stessa: guardare a Cristo e non soffermarsi troppo sugli ostacoli e sulle tentazioni.
San Giovanni Crisostomo, commentando il Vangelo, sottolinea che Gesù insegnò a Pietro a sapere, per esperienza propria, che tutta la sua forza veniva da Lui, mentre da se stesso poteva solo aspettarsi debolezza e miseria, e aggiunge: "Quando manca la nostra collaborazione, cessa anche l'aiuto di Dio". Ecco perché, nel momento in cui Pietro cominciò a temere e dubitare, cominciò anche ad affondare.
Quando la fede è sminuita, le difficoltà crescono: "vivere la fede dipende dalla capacità che ho di rispondere a quel Dio che mi chiama e vuole curarmi ed essere mio amico, il grande testimone della mia vita. Perciò, se gli rispondo e lo amo e lui è una persona familiare nella mia vita, se vivo con lui, assicuro la mia fede, perché la mia fede è basata su Dio (...). Al contrario, se mi allontano da Dio, se lo dimentico, se Dio rimane alla periferia della mia vita, che si immerge nel puramente materiale e umano; se mi lascio trasportare dalle prove immediate e Dio è offuscato nella mia anima, come posso avere una fede viva? Se non tratto Cristo, cosa rimane della mia fede? Perciò dobbiamo dire che, in definitiva, tutti gli ostacoli alla vita di fede si riducono nella loro genesi a un allontanamento da Dio, a un allontanamento da Dio, a un fallimento nel trattarlo faccia a faccia».4 Allora le tentazioni e le difficoltà acquistano forza. Pietro sarebbe rimasto saldo sulle acque e sarebbe venuto al Signore se non avesse distolto lo sguardo fiducioso da Lui. Tutte le tempeste insieme, quelle dentro l'anima e quelle dell'ambiente, non possono fare nulla finché siamo ben sistemati nella preghiera. Al contrario, abbandonarla, farlo con poca intimità o nell'anonimato è esporsi a sprofondare nello scoraggiamento, nel pessimismo, nella tentazione.
La nostra fede non deve mai vacillare; anche se le difficoltà sono enormi; anche se ci sembra che ci schiaccino con la loro forza. "Che importa che tu abbia contro il mondo intero con tutti i suoi poteri? Tu... vai avanti!
Ripetete le parole del salmo: "Il Signore è la mia luce e la mia salute, che temerò?... «Si consistant adversum me castra, non timebit cor meum». "Anche se mi vedo circondato da nemici, il mio cuore non vacillerà."
hablarcondios.org/meditaciondiaria
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