Profezie Allegoriche e miste
Isaia, nel suo spirito profetico, vede compite le vendette del cielo sopra della sua Patria, della sua Nazione, della sua prediletta Gerusalemme, e vede pure il medesimo succedere ad un'altra patria, ad un'altra nazione e ad un'altra Gerusalemme; quindi trasportato con lo spirito a quei tempi, compone la preghiera che faranno quei due popoli, e questa non potrebbe essere più tenera e commovente. » Ecco tu sei giustamente adirato, e noi non cessiamo dal peccare: Noi, tutti siamo divenuti immondi, e le giustizie nostre stesse sono tutte macchiate di sangue. Cademmo come una foglia, e l'iniquità nostra fu il vento che ci fece cadere. Non v'è chi invochi il tuo santo Nome, chi sorga e ti freni. Nascondesti il tuo volto, per non vedere le nostre miserie, e ci abbandonasti in preda alle nostre iniquità. Ma ora, o signore, tu sei il padre nostro, e noi siam fango innanzi a te: tu sei il nostro creatore, e noi tutti siamo tue creature. Non ti adirare d' avvantaggio e non volerti più ricordare delle nostre iniquità. Guarda, noi siamo il tuo popolo. La tua Santa Città è divenuta un deserto. Come è deserta, desolata Gerusalemme! La casa della nostra santificazione, della gloria nostra, dove ti lodarono i padri nostri, fu data in preda alle fiamme, e tutte le cose nostre preziose andarono in ruina. Forsecchè su di queste miserie non ti sentirai mosso a pietà ! tacerai, e seguirai ad accrescere la nostra pena (2) ? » Dall'Evangelico profeta passiamo al Dolente, dal quale non meno utili e terribili profezie miste ed allegoriche ritroveremo. Veduto abbiamo in Isaia come Dio si lamentasse, sopra tutti i delitti del suo popolo, della mostruosa sua ingratitudine, e del ricorrere che facevano gli apostati e i ribelli di questa Nazione prediletta, a due potenti Nazioni vicine; e ascoltammo le minacce che fece di perdere e gli aiutati e gli aiutatori. Ora in Geremia ritroviamo gli stessi lamenti, i medesimi rimproveri, e le stesse minacce. Incomincia dall'ingratitudine, e adopera tali dolci espressioni, che farebbe ammollire un cuor di sasso, un cuore di tigre.
» Ascoltate il Signore, o Famiglie di Giacobbe, e voi tutti della casa d'Israele. Cosa ritrovarono in me d'iniquità i padri vostri, che mi avessero ad abbandonare per seguire la vanità, e diventar vani ? Perchè non dissero: dove è quel Dio che ci trasse dall'Egitto? ... I Sacerdoti non dissero: dov' è il nostro Dio ? ma tenendo per le mani la legge, non mi conobbero, e i pastori prevaricarono, e i profeti profetarono nel nome del demonio. . . Andate a vedere i gentili se abbandonarono mai i loro idoletti; e certo quelli non sono Dei; ma il mio popolo mi abbandonò per gettarsi nell'idolatria. Stupite, o cieli, e voi potenze celesti vestite il corrotto:.. Due mali ha fatto il mio popolo, ha abbandonato me, che era fonte di acqua viva, e scavò cisterne, cisterne spesse e screpolate che non sono valide a capire le acque. Forse che uno schiavo è divenuto Israele, che è divenuto preda? Sopra di lui ruggirono i leoni, e misero le loro grida: posero la sua terra in solitudine, arsero le sue città, ed ora non vi è chi v'abiti. I figli pure di Memfi e di Tafne ti prostituirono fino al collo. E non ti è egli avvenuto cotesto perchè abbandonasti il tuo Dio? Ebbene, non ne hai ancora abbastanza ? perchè vuoi di nuovo ricorrere all'Egitto, a bere quelle acque torbide e limacciose ? Che hai tu a fare con gli Assiri, che corri assetato al loro fiume 7 (1). La tua malizia ti accuserà, e. la tua apostasia ti sgriderà ! Sappi dunque e conosci una volta quanto ti fu di danno e di amarezza crudele, l'avere abbandonato il tuo Dio, e il non aver più il divino timore. . . Già ab antico hai scosso il giogo mio, frangesti quelle dolci catene d'amore che mi ti univano, e dicesti: Non ti voglio servire. Sopra d'ogni colle elevato, e sotto d'ogni albero fronzuto ti coricavi, o meretrice. . . Ma io ti piantai vigna eletta, con ogni buon seme: perchè dunque mi ti sei convertita in empia, o vigna straniera ? Se ti laverai ancora col nitro, se moltiplicherai gli impiastri; sarai sempre dinanzi a me maculata, dice il Signore. Come ardisci di dire: non sono lorda, non seguii le vie di Baal 2 Sconsigliata! considera i tuoi passi, e vedi ciò che facesti fra le convalli... . Tu dicesti: sono disperata! Amai gli stranieri, e corsi dietro loro... Che volete mai contender meco ? Si, tutti m'avete abbandonato, dice il Signore. Invano flagellai i vostri figli, essi non vollero piegarsi alla disciplina. La spada divorò i vostri profeti, come un leone devastatore è la vostra generazione (1). »
P. B. N. B.
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