giovedì 25 gennaio 2024

L’uomo - centro della creazione

 


“Sono l’Eterno e, prima che l’uomo fosse, avevo già deciso di usare tutta la mia onnipotenza per creare degli esseri a mia immagine. ma prima occorreva la creazione materiale perché questi esseri potessero trovare la loro sussistenza; allora fu la creazione del mondo! Lo riempivo di tutto quello che sapevo doveva essere necessario agli uomini: l’aria, il sole, la pioggia, e tante altre cose che prevedevo essenziali alla loro vita”.

“Infine creai l’uomo! Mi sono compiaciuto della mia Opera. Ma l’uomo commette il peccato, ed è proprio allora che si manifesta maggiormente la mia infinita bontà”.

“Quindi, per vivere tra gli uomini che creai, scelsi, nell’Antico Testamento, dei profeti ai quali comunicai i miei desideri, le mie pene e le mie gioie, perché le trasmettessero a tutti. più il male cresceva, più la mia bontà mi sollecitava a comunicarmi a delle anime giuste, perché trasmettessero i miei ordini a coloro che causavano il disordine. Così talvolta dovetti usare delle severità per riprenderli, non per castigarli - ciò non avrebbe fatto che del male - ma per distoglierli dal vizio e indirizzarli verso il loro padre e il loro Creatore, che avevano dimenticato e disconosciuto nella loro ingratitudine. Più tardi il male sommerse talmente il cuore degli uomini, che fui costretto a mandare delle sciagure sul mondo perché l’uomo fosse purificato mediante la sofferenza, la distruzione dei suoi beni e perfino la perdita della vita; furono il diluvio, la distruzione di Sodoma e Gomorra, le guerre dell’uomo contro l’uomo, ecc. io sempre ho voluto restare in questo mondo tra gli uomini. Così, durante il diluvio, ero vicino a noè, il solo giusto di allora. anche nelle altre calamità, trovai sempre un giusto presso il quale dimorare, e attraverso lui dimorai in mezzo agli uomini di quel tempo, e fu sempre così”.

“Il mondo è stato spesso purificato dalla sua corruzione mediante la mia infinita bontà verso l’umanità. allora continuavo a scegliere alcune anime nelle quali mi compiacevo per poter, mediante loro, rallegrarmi con le mie creature, gli uomini”.

“Avevo promesso al mondo il Messia. Che cosa non ho fatto per preparare la sua venuta, mostrandomi nelle figure che lo rappresentavano, persino mille e mille anni prima della sua venuta!”.

“Questo Messia chi è? Da dove viene? Che farà sulla terra? Chi viene a rappresentare? Il Messia è Dio. Chi è Dio? Dio è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Da dove viene o piuttosto chi gli ha ordinato di venire tra gli uomini? Sono Io, suo Padre, Dio. Chi rappresenterà sulla terra? Suo Padre: Dio. Che farà Egli sulla terra? Farà conoscere e amare il Padre: Dio. Egli non ha detto: ‘Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? … Non sono venuto che per fare la volontà del Padre mio … Tutto ciò che domanderete al Padre mio nel mio nome ve lo concederà … lo pregherete così: padre nostro che sei nei cieli ...’ e altrove, poiché è venuto per glorificare il Padre e farlo conoscere agli uomini, dice: ‘Chi vede me, vede il Padre … io sono nel padre e il padre è in me … nessuno viene al padre se non per me … Chiunque è con me, è anche col padre mio’, ecc. ecc.

Madre Eugenia Ravasio

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