sabato 27 gennaio 2024

Una sola cosa conta, che il Cristo sia stato vincitore in questa lotta suprema e che, grazie a questa vittoria, la nostra Salvezza è stata possibile e certa.

 


16 agosto 1946, S. Gioacchino. 

"Gesù era entrato in agonia e la Sua preghiera si faceva sempre più pressante.  Venne in Lui un sudore come di gocce di sangue che cadevano fino a terra.  Allora un Angelo, venuto dal Cielo, Gli apparve per fortificarlo".

L’agonia, e il combattimento supremo, l’ultima lotta, quella in cui la vita, sempre più debole, cerca di opporsi alla morte incombente.  Gesù ha dunque lottato contro la morte.  Non è solo contro la prospettiva di una morte crudele che la sua volontà ha dovuto combattere per dominare le reazioni della natura spaventata dalla prospettiva dei piø crudeli supplizi; non è neanche contro il disgusto di sapere che il suo Sacrificio sarebbe stato vano per molti e le tentazioni di scoraggiamento che dovevano inseguirsi nel suo spirito; non è tanto contro la tristezza di vedere la sua opera umanamente distrutta, i suoi nemici trionfare temporaneamente, è contro un indebolimento psicologico generale, uno spossamento totale.

Il Suo organismo era dunque spezzato, vuoto di forza. Gesù ha sofferto terribilmente in una maniera fisica al Getsemani. La sua sofferenza morale ha raggiunto un grado tale da disorganizzare totalmente il corpo. E siccome l'agonia precede la morte, bisogna concluderne che, senza un miracolo, Gesù sarebbe morto nell'orto degli ulivi. Quando viene un sudore? Quando si è dovuto fare uno sforzo eccezionale, fisico soprattutto. L'organismo di Gesù ha dunque dovuto sopportare un affaticamento intenso. Perché questo sudore sia stato di sangue, bisogna che i capillari si siano straordinariamente dilatati per una tensione interna al punto da diventare permeabili. Si vede Gesù, non solo spezzato moralmente, ma torturato corporalmente, dovendo sostenere tutte le lotte contemporaneamente contro l'inferno, contro la sua Anima, contro il suo corpo. Questo sorpassa evidentemente tutto quel che si può immaginare. Certo Gesù è già virtualmente morto nella lotta dell'agonia. Ma è anche effettivamente che deve subire la tortura e la morte di croce. Bisogna dunque che viva fin là. Ecco perché un angelo viene a fortificarlo, per portargli un supplemento di vita. Come si è operato questo? Mistero! L'angelo ha agito sulle sorgenti della vita fisica del Salvatore come Gesù, la S. Vergine e i Santi guariscono dei morenti? O ha dissipato la causa morale dello sfinimento di Nostro Signore facendolo trionfare di tutte le ripugnanze, il che, scomparsa la causa, ha potuto far sparire l'effetto fisico? Ha impiegato le due cose insieme? Quest'angelo era lo Spirito Santo che ha detto a Gesù parole confortanti? Mistero! Una sola cosa conta, che il Cristo sia stato vincitore in questa lotta suprema e che, grazie a questa vittoria, la nostra Salvezza è stata possibile e certa. O Gesù, come palpito d'angoscia per la tua angoscia, come tremo per i tuoi spaventi, giacché la mia vita è sospesa alla tua accettazione della morte. Mio Gesù, grazie!  

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

Nessun commento:

Posta un commento