venerdì 26 gennaio 2024

L'ULTIMA BATTAGLIA - LA BESTIA DALLA TERRA

 


« Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle dell'agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. 

Operava grandi prodigi, fino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua della bestia, sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome » (Ap. 13,11-17). 

Sembra chiaro che questa bestia che viene dalla terra sia il comunismo che viene dalla Russia. S. Giovanni descrive con estrema precisione il comunismo sovietico. 

Il nemico del comunismo non è il capitalismo; anzi Engels, in un suo articolo pubblicato sul giornale « Neue Bruxelles » del 23 gennaio 1848, scriveva: «Questi signori (liberali) credono proprio di lavorare per se stessi. Son tanto ottusi da pensare che, vincendo, saranno essi a dare al mondo un ordine. Invece, nulla è tanto evidente che essi spianano solo la via a noi democratici e comunisti... 

Continuate pure a lottare coraggiosamente, cari signori del capitale. Per ora, abbiamo bisogno di voi, anzi perfino del vostro dominio. Voi dovete togliere di mezzo i resti del Medioevo e la monarchia assoluta; dovete distruggere il patriarcalismo; dovete centralizzare, dovete trasformare tutte le classi meno ricche in veri proletari, in reclute per noi; mediante le vostre fabbriche e le vostre relazioni commerciali, dovete fornirci la base materiale, necessaria al proletariato per la sua liberazione. Come mercede, vi sarà concesso di regnare per un breve tempo (...); ma non dimenticatelo: il carnefice sta dietro la porta ad aspettare ». 

Poco prima, il grande statista cattolico spagnolo Donoso Cortés metteva a punto il programma comunista. 

« Prima condizione è che la rivoluzione, dopo aver dissolto la società, disarmi gli eserciti; seconda, che il socialismo, eliminando la classe dei proprietari, faccia estinguere il patriottismo che non può esistere in ceti diseredati; terza, che si realizzi definitivamente la potente federazione di tutti i popoli slavi sotto l'influenza e il patrocinio della Russia. Orbene, quando in Europa non ci saranno più eserciti, perché congedati dalla rivoluzione; quando in Europa sarà scomparso il patriottismo, perché spento dal socialismo; quando all'Oriente d'Europa si sarà realizzata la grande federazione dei popoli slavi; quando in Occidente ci saranno due eserciti, quello dei diseredati e quello degli sfruttatori, suonerà nell'orologio dei tempi l'ora della Russia e il mondo assisterà al più grande castigo di cui si abbia memoria » (Donoso Cortés, Obras Completas, Madrid 1946, vol. 2°, p. 311). 

Dinnanzi al programma comunista di conquista del mondo non si schiera il capitalismo, ma Hitler. 

Aiutato dal capitalismo anglo-americano il comunismo sovietico, mentre sta per essere annientato dalle truppe naziste, si salva, quindi supera la sua seconda crisi economica e la fame (la prima volta era stato pure salvato, al tempo di Lenin dal capitalismo anglo-americano), e riorganizza i suoi quadri; quindi col denaro sottratto agli operai (che è il triplo di quello che Marx e Lenin dichiarano rubato ai medesimi dai capitalisti) fa le scuole di partito, mediante le quali forma i suoi propagandisti; con le più raffinate tecniche psicologiche li prepara a saper sobillare i lavoratori, a saper organizzare gli scioperi, gli aumenti selvaggi di stipendi, onde rovinare e far fallire le industrie, aumentare la disoccupazione, l'inflazione e il malcontento e preparare la strada al comunismo; contemporaneamente con le scuole della rivoluzione prepara i terroristi a saper fare i sequestri, le rapine, gli omicidi, a saper diffondere il senso d'insicurezza, a saper scatenare le guerriglie, le rivoluzioni e a fare i colpi di stato. 

È così che il comunismo, pur non essendo riuscito in nessuna nazione con libere elezioni a conquistare il potere, è riuscito a conquistare i Balcani, la Cina, Cuba, il Vietnam, la Cambogia, il Laos, l'Etiopia, il Mozambico, l'Angola; ed è così che si sta preparando al dominio mondiale. 

Per il resto tutti conosciamo la lotta accanita, sia sanguinosa, sia didattica, del comunismo per distruggere completamente ogni fede, particolarmente la Chiesa Cattolica. Il mezzo principale, se non unico, del Comunismo per raggiungere il potere, mantenerlo e per estenderlo è la disinformazione, ossia l'occultamento delle proprie malefatte, e la menzogna organizzata. Dice Solgenitsin: « Chiunque fa della violenza il proprio metodo di governo deve per forza ricorrere alla menzogna come copertura ». Di ciò ha fornito un'ennesima prova nel Convegno di Parigi del dicembre 1984 la giornalista Claire Sterling producendo la documentazione raccolta in anni di ricerche sull'origine sovietica dell'attentato di Alí Agcià a Giovanni Paolo II e rilevando le manovre del Governo sovietico ad opera di killer, diplomatici, di agenti per eliminare lui fisicamente e per dare e far dare altre versioni dei fatti. L'ultima arma del Comunismo: la pace. 

In « Das russische Perpetuum Mobile 2 di Wurzburg » (1959 s. 205) si legge questa relazione segreta del Partito Comunista: « Oggi non siamo ancora pronti abbastanza per sferrare l'attacco. Il nostro momento verrà tra 30 o 40 anni. Per vincere ci occorre un elemento di sorpresa. La borghesia deve essere assopita. Un bel giorno cominceremo a mettere in azione il più grande movimento pacifista che sia mai esistito. I Paesi capitalisti, stupidi e decadenti, lavoreranno con piacere alla propria distruzione. Essi abboccheranno all'esca dell'occasione di una nuova amicizia. E non appena la loro cintura difensiva si aprirà li schiacceremo col nostro pugno chiuso ». Oggi con la perestroika di Gorbaciov sembrerebbe fallito tale piano; invece s'è fatto l'ultimo passo per realizzarlo. Il comunismo è divenuto socialismo, come aveva predetto Lenin per la fine di questo secolo. Massoneria e socialismo hanno conquistato e scristianizzato l'Europa. Stava per sorgere un altro stato cattolico come la Polonia: quello croato. I serbi socialisti lo hanno sterminato con orrendi massacri e distruzioni, sotto lo sguardo indifferente degli Stati europei e con l'approvazione del nostro ministro socialista degli esteri. 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)

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