martedì 2 gennaio 2024

DIO SA TUTTO? Dio sa tutto, anche i nostri pensieri; Egli è l'Onnisciente.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


Gesù, come Dio, conosceva anche i segreti dei cuori e i pensieri più occulti (cfr. Mt 9, 1-7); Dio infatti conosce tutte le cose.  

 I. Scienza umana e scienza divina. - Il bambino da principio non conosce nulla; quando l'intelligenza comincia a svilupparsi, impara a conoscere la mamma, il babbo e le persone che lo circondano. La mamma gl'insegna allora a conoscere Gesù, la Mamma celeste, Dio e le principali verità della nostra religione. A mano, a mano che le cognizioni aumentano, la brama di sapere si accresce ed egli comincia a tempestare tutti di domande, sempre più numerose e insistenti. Lunghi anni di studi non basteranno a soddisfare la sete di tutto conoscere, di tutto sapere e di rendersi conto di tutto. Anche se, diverrà un grande sapiente, non giungerà a conoscere tutte le cose.  

 L'oracolo di Delfo aveva detto che Socrate era l'uomo più sapiente di tutta la Grecia. Socrate, da parte sua, confessava di non sapersi spiegare la definizione dell'oracolo se non in questo modo: Egli era il più sapiente, perché riconosceva di non sapere nulla; gli altri saggi, invece, erano presuntuosi, credevano di saper tutto, e in realtà non sapevano nulla. L'oracolo lo aveva definito l'uomo più sapiente di tutta la Grecia, solo perché riconosceva la sua ignoranza.  

L'uomo più saggio ignora tante cose, che alla sua scienza conviene il nome d'ignoranza. Provate a interrogare l'uomo più sapiente quanti sono i capelli del nostro capo, quante gocce di sangue scorrono nelle nostre vene, quanti fili d'erba crescono nel prato, quanti granelli di rena giacciono sulla spiaggia del mare, e non saprà rispondere. Chi può conoscere quello che penso io in questo momento? Chi potrà dire se voi domani sarete lieti o tristi, se domani, se fra un anno il tempo sarà bello e il cielo sereno, oppure piovoso o temporalesco?  

 Il sapiente sa qualche cosa. Dio, invece, è l'Onnisciente, e conosce tutte le cose. La scienza infatti è una perfezione e le perfezioni sono tutte in Dio, e tutte nel grado più alto. Se Dio non fosse onnisciente e ignorasse anche una sola verità non sarebbe più Dio, perché non sarebbe infinito e perfettissimo. Egli conosce tutte le cose.  

 II. Che cosa conosce Dio.  

 I) Conosce se stesso. Dio è infinito nel suo essere e nelle sue perfezioni e nessuna creatura, per quanto intelligente, potrà conoscerLo appieno, perché ciò che è finito non può abbracciare l'Infinito.  

 II Concilio Vaticano ci insegna che Dio è infinito nell'intelletto (Sess. 3, c. 1) ed è perciò in grado di conoscere perfettamente l'Infinito, cioè se stesso. L'infallibile parola della Sapienza incarnata è molto chiara al riguardo: Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e quegli al quale il Figlio lo ha voluto rivelare (Mt 11,27). Nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio (1Cor.2,11).  

 2) Dio conosce tutto ciò che è distinto da Lui. - Dio conosce tutte le cose che esistono, perché le ha create. Come avrebbe potuto crearle se non le avesse conosciute in se stesso? Può forse un cieco dalla nascita, che mai ha sentito parlare di pittura e di colori, dipingere un quadro artistico?  

 Dio conosce anche i pensieri occulti degli uomini: infatti le cose in tanto esistono in quanto partecipano dell'essere di Dio, che solo è Colui che è; le altre cose sono solo in quanto hanno ricevuto per partecipazione l'essere stesso.  

 Gesù infatti conosceva anche le cose più occulte (Cfr. Mt 9, 1-7).  

3) Dio conosce anche le cose future che saranno e quelle che potrebbero essere, ma che non saranno mai. - Più volte Gesù disse ai discepoli che uno di loro lo avrebbe tradito. Predisse che sarebbe risorto dal sepolcro tre giorni dopo morte, predisse nei più minuti particolari la distruzione di Gerusalemme, una quarantina d'anni prima che il fatto avvenisse. Dio fece conoscere a Giacobbe le future vicende della discendenza dei suoi dodici figli.  

 Dio conosce le cose che per noi sono future, ma che a Lui sono presenti, non essendo Egli soggetto al tempo e non essendoci per lui né passato né futuro, ma solo l'eterno presente.  

 Dio conosce anche le cose che potrebbero essere, ma che non saranno mai, perché Egli non le chiamerà mai all'esistenza, (futuri possibili). Infatti ogni cosa in tanto è possibile, in quanto attinge la sua possibilità nell'infinita imitabilità di Dio. Dio, conoscendo perfettamente se stesso, conosce necessariamente tutte le cose che sono tali solo in quanto imitano il suo Essere e la sua perfezione.  

 Riflessione. - II pensiero che Dio conosce e vede anche i nostri desideri e pensieri più segreti, deve essere per noi una spinta ad amarLo con tutta l'anima, che Egli vede nuda e senza veli: a vigilare perché nell'anima nostra, nella nostra mente, nella nostra volontà, nella nostra immaginazione, nella nostra memoria non si fermino pensieri, desideri, immagini, ricordi contrari alla infinita purezza e alla santità di Dio.  

 ESEMPI. - 1. Gesù predice il tradimento di Giuda (Gv.13, 8-11-21-28).  

 2. - Interrogazioni di Dio a Giobbe (Gb.38, 1-22; cfr. pure ibd cc. 39-40).  

Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P.

Nessun commento:

Posta un commento