martedì 24 agosto 2021

Il Terzo Segreto è composto da due testi distinti

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Fatto n.4: 

Documentazione a sostegno del Fatto n.4 – 

Il Testo n.1 non era pronto il 3 gennaio.

Come mostrato nel quarto capitolo, il primo tentativo di Lucia di  mettere per iscritto il testo del Terzo Segreto risale all’ottobre del 1943.  Dalla metà di quel mese, fino ai primi di gennaio dell’anno successivo,  un’inspiegabile angoscia assalì Suor Lucia, impedendole di obbedire  all’ordine formale di scrivere il Terzo Segreto. 

Abbiamo osservato anche che l’ordine di mettere per iscritto il  Segreto le venne impartito nel giugno del 1943, dopo che Suor Lucia  si era ammalata di pleurite, il che aveva fatto preoccupare il Canonico  Galamba ed il Vescovo da Silva che la suora potesse morire senza aver  prima rivelato la parte finale del Grande Segreto di Fatima. Il Canonico  Galamba consigliò allora il Vescovo da Silva di convincere Lucia a  mettere per iscritto il Terzo Segreto. Tuttavia, Suor Lucia si rifiutò di  seguire questo consiglio senza prima un ordine formale da parte del  vescovo, che le venne finalmente dato a metà ottobre del 1943.

Persino dopo quell’ordine formale, Suor Lucia non fu in grado di  obbedire per i due mesi e mezzo successivi, fino a che non intervenne  la Beata Vergine Maria, che apparve a Lucia il 2 gennaio del 1944 per  confermarle che era effettivamente volere di Dio che il Segreto venisse  trascritto. Solo allora Suor Lucia fu in grado di vincere le proprie paure  e la propria angoscia, e mise per iscritto il Segreto.369 Ma solo il 9  gennaio 1944 Suor Lucia scrisse al Vescovo da Silva, per informarlo che  il Segreto era stato finalmente scritto: 

Le scrivo ciò che Sua Eccellenza mi ha ordinato: Dio ha deciso di mettermi un poco alla prova, ma finalmente questo è stato il  Suo volere: [il testo] è sigillato dentro una busta e questa [la busta  sigillata] si trova dentro ai quaderni...370

Il manoscritto del Terzo Segreto reso pubblico dal Vaticano, tuttavia,  era già pronto il 3 gennaio 1944, come indica l’apposizione di questa  data alla fine dell’ultima pagina del manoscritto di 62 righe di Lucia.371  Inoltre, nel 2000 l’Arcivescovo Bertone sostenne che: 

La terza parte del ‘segreto’ fu scritta ‘per ordine di Sua  Eccellenza il Vescovo di Leiria e della Santissima Madre...’ il 3  gennaio 1944.372


Conclusioni in merito al Fatto #4:

Considerando che Suor Lucia riuscì a scrivere il Segreto solamente  dopo un‘apparizione della Madonna, perché non informò il Vescovo da  Silva appena il documento era stato scritto, vista l’assicurazione ricevuta  dalla Madre di Dio che era volere del Signore che Lucia mettesse per  iscritto quel documento? Se Suor Lucia, addestrata all’obbedienza,  avesse effettivamente completato il documento il 3 gennaio, perché  avrebbe atteso altri sei giorni - dal 3 al 9 gennaio - per informarne  il suo vescovo, dopo aver obbedito ad un ordine Celeste di scrivere il  Terzo Segreto? Da questo fatto possiamo concludere che il testo del  Terzo Segreto non fu pronto fino al 9 gennaio 1944, o comunque subito  prima.

Questa differenza di date dimostra ulteriormente l’esistenza di due  documenti: quello relativo alla visione, che fu completato il 3 gennaio  1944, e quello contenente le parole della Madonna a spiegazione della  visione, che fu completato il 9 gennaio 1944, o subito prima. 

Ammettiamo che questa conclusione è basata su prove di tipo  indiziario, ma gli studiosi di Fatima sono costretti a fare uso di questo  tipo di prove dal momento che, sin dal 1976, le forze che si oppongono  a Fatima hanno impedito la pubblicazione delle opere di Padre Joaquin  Alonso, consistenti in oltre 5.000 documenti, raccolti in 24 volumi,373  che sono il risultato di undici anni di ricerche condotte da Padre Alonso  fino a quell’anno. Come abbiamo già ricordato, Padre Alonso ricoprì per  sedici anni l’incarico di archivista ufficiale di Fatima. 

Tutte le altre conclusioni contenute in questo articolo ed elaborate  prima del 2006 – a parte forse la conclusione relativa al Fatto n.10 –  non dipendono da prove indiziarie.


Fatto n.5: 

Documentazione a sostegno del Fatto n.5 –  

Le diverse date in cui Papa Giovanni Paolo II avrebbe  letto per la prima volta il Segreto. 

Il primo luglio 2000, il Washington Post riportò la notizia che alcuni  funzionari del vaticano avevano fornito informazioni contraddittorie  sulla data in cui Papa Giovanni Paolo II aveva letto per la prima volta il  Terzo Segreto:

Il 13 maggio, il portavoce del Vaticano Joaquin Navarro-Valls ha dichiarato che il Papa aveva letto per la prima volta il Segreto  pochi giorni dopo la sua elezione, nel 1978. Lunedì, un assistente del Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha affermato che il Papa lo lesse per la prima  volta in ospedale, dove era stato ricoverato dopo l’attentato.374

Un articolo apparso il 26 giugno 2000 sul The New York Times ci  permette di identificare “l’assistente” del Cardinale Ratzinger:

“Giovanni Paolo II lesse per la prima volta il testo del terzo  segreto di Fatima dopo l’attentato,” ha dichiarato ai giornalisti un  autorevole assistente del Cardinale Ratzinger, Monsignor Tarcisio  Bertone, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del  documento.375

Secondo il Commento pubblicato dal Vaticano, il manoscritto del  Terzo Segreto non fu letto da Giovanni Paolo II prima del 18 luglio  1981. Ecco cosa dichiarò l’Arcivescovo Bertone:

Giovanni Paolo II, da parte sua, ha richiesto la busta contenente la terza parte del ‘segreto’ dopo l’attentato del 13 maggio 1981.  Sua Eminenza il Card. Franjo Seper, Prefetto della Congregazione,  consegnò a Sua Ecc.za Mons. Eduardo Martinez Somalo, Sostituto  della Segreteria di Stato, il 18 luglio 1981, due buste: – una bianca, con il testo originale di Suor Lucia in lingua portoghese; – un’altra  color arancione, con la traduzione del ‘segreto’ in lingua italiana. 

L’11 agosto seguente Mons. Martinez ha restituito le due buste  all’Archivio del Sant’Uffizio.376


Conclusioni in merito al Fatto n.5:

Tutte queste affermazioni sono vere ed è possibile conciliarle tra  loro, solo se si ammette l’esistenza di due documenti: nel 1978 il Papa  lesse il documento composto da 25 righe, originariamente sigillato in  una busta e contenente le parole della Madonna; lesse poi il 18 luglio  1981 il documento scritto su 62 righe e contenente la descrizione della  visione del “Vescovo vestito di bianco”. Allo stesso modo, come vedremo  nelle pagg. 275-278, il 27 giugno 1963 Paolo VI lesse il documento di  25 righe e poi, il 27 marzo 1965, quello di 62; anche Giovanni XXIII  lesse due documenti in due date diverse: nel 17 agosto 1959 lesse il  documento di 25 righe, mentre nel 1960 lesse quello di 62. 

Padre Paul Kramer

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