martedì 11 ottobre 2022

SONO PADRE DEI VIVI, NON DEI MORTI

 


          Nelle tue mani, figlio mio, consegno gli ultimi messaggi che io, Gesù, voglio trasmettere a tutti i miei fratelli. Vengo di nuovo come il Buon Pastore alla ricerca delle pecore disperse e, in alcuni casi, smarrite. Voglio formare di nuovo un nuovo gregge. I lupi che rubavano le mie pecore non potranno più rubare. La mia casa stava cadendo a pezzi, non la lascerò cadere. I miei figli che non hanno più abbastanza da mangiare, io li sazierò tutti. Le famiglie che non hanno più una casa, sono tutte pronte a dare a ciascuno secondo quello che hanno fatto a Me. I fiumi che erano inquinati avranno acque pure; il mare che non dà più tanti pesci si riempirà di ogni genere; i frutti che la terra non produce più saranno fecondati. Poi tutti avranno qualcosa da mangiare.

          Benedetto, figlio mio amato, questo è ciò che ho detto nel Discorso della Montagna. Le parole non sono state vane, ma solo inutili per coloro che non mi hanno obbedito. Mi riprenderò tutto ciò che mi hanno rubato. Dispenserò i ricchi a mani vuote e sazierò tutti quelli che hanno fame (Lc 1,53). Questa, figlia mia, è già come la settimana di Natale: i preparativi cominciano, i regali sono pronti, voglio consegnarli nelle mani di chi non potrà mai avere nulla. Voglio rivedere: bambini che corrono, giovani che cantano, anziani che sorridono, zoppi che camminano, ciechi che vedono, sordi che sentono, bambini persi insieme ai loro genitori e genitori persi insieme ai loro figli. Dove c'è sporcizia, verrà spazzata via. Nessuno dovrà più versare lacrime a causa della fame o della mancanza di una casa. Allora, sentirò solo tutti dire: "Gloria al Signore! Gloria, Padre mio, Dio di Abramo, Giacobbe e Isacco; Padre dei vivi e non dei morti". Perché, figlio mio, tutto ciò che è marcio lo rimuoverò dal mezzo, in modo che non colpisca più gli altri che sono Miei. Ciò che era cattivo non metterà mai più piede nel Mio Regno. Ciò che una volta era una pietra d'inciampo per Me, non rimarrà nulla.

          Voglio, figlio mio Benedetto, che gli altri che sono ancora dispersi si riuniscano di nuovo. Le mie pecorelle voglio radunarle al più presto, perché altrimenti molte saranno ancora sacrificate dalla violenza che il diavolo sta facendo sulla faccia della Terra. Quello che ha in mente è insopportabile. Solo io Gesù e mia Madre vediamo il suo piano. Figlio, la violenza, come vuole lui, è così grande che: una coppia che non ha mai litigato per l'aggressività, farà addirittura scorrere il sangue; allo stupro che ha lanciato nella mente degli uomini, non potrà sfuggire nemmeno un bambino; le bevande e le droghe si scateneranno nei bar, nei balli, sulle spiagge, come cibo per chi non può mangiare. Lui, il satana, ora vuole essere il padrone del mondo. La sua legge è ormai solo vendetta. Vuole costruire qui un suo regno, ma questo, figlio mio, accadrebbe solo se non avessi potere; ma nessuno può scavalcarmi. Gli ho concesso ciò che è stato scritto, ma costruire su ciò che è mio, no.

          La luce che oggi vuole spegnersi nel cuore di molti tornerà a brillare, e questa volta sarà per sempre. Nessuna forza malvagia avrà la possibilità di distruggerlo di nuovo.

          Benedetto, figlio mio, avrai comunque ciò che ti ho promesso, perché hai molta pazienza, che altri non hanno avuto. Per questo, figlio mio, ti ammiro molto. Grazie ancora una volta.

GESU'

05/03/1995


Nessun commento:

Posta un commento