Materia delle espiazioni: negligenza nella santa Comunione. - Luigi di Blois. - S, Maddalena de' Pazzi e la defunta in orazione.
_______
Alla tiepidezza si unisce la negligenza nel prepararsi al convito eucaristico. Se la Chiesa non cessa di chiamare i suoi figli alla sacra mensa, se desidera che spesso si comunichino, sempre intende che lo facciano colla pietà e col fervore voluto da un sì grande mistero. Ogni volontaria negligenza in un'azione tanto santa, è un'offesa alla santità di Gesù Cristo, offesa che dovrà essere riparata con una giusta punizione. Il venerabile Luigi di Blois, nel suo Specchio Spirituale, parla di un gran servo di Dio, che per mezzo soprannaturale conobbe quanto severamente queste sorta di falli sono puniti nell'altra vita. Ricevette la visita di un'anima del Purgatorio, che implorava il suo soccorso in nome della amicizia che altre volte li univa; sosteneva, diceva essa crudeli tormenti per la negligenza, colla quale s'era preparata a ricevere la santa Eucaristia, nei giorni del suo terreno pellegrinaggio. Non poteva essere liberata che con una fervente comunione, che compensasse la passata sua tiepidezza. - Il suo amico si diede premura di sodo disfarla, fece una comunione con tutta la purezza di coscienza, con tutta la fede, con tutta la possibile divozione: ed allora vide l'anima santa apparirle brillante d'uno splendore incomparabile e ascendente al Cielo (42).
L'anno 1589, nel monastero di S. Maria degli Angeli a Firenze, morì una religiosa assai stimata dalle sue sorelle, ma che ben presto apparve a S. Maddalena de' Pazzi, per impetrare il suo soccorso nel rigoroso purgatorio al quale era condannata. Stava la santa dinanzi al Sacramento dell'altare, quando scorse la defunta inginocchiata in mezzo alla chiesa ed atteggiata a profonda adorazione e in uno strano stato. Aveva intorno a sé un mantello di fiamme che sembrava consumarla, ma una veste bianca, di cui era coperto il suo corpo, in parte la difendeva dall'azione del fuoco. Stupefatta, Maddalena desiderò sapere che significava quella apparizione, e le fu risposto che quell'anima così soffriva per avere avuto troppo poca divozione verso il SS. Sacramento. Malgrado le prescrizioni e le sante usanze dell'Ordine, non si era comunicata che assai di rado e con negligenza, ed era per ciò che la divina giustizia l'aveva condannata ad adorare ogni giorno la sant'Eucaristia e subire il tormento del fuoco ai piedi di Gesù Cristo. Tuttavia a ricompensa della verginale sua purità, raffigurata nella bianca veste, il divino Sposo aveva d'assai mitigato i suoi patimenti.
Tale fu la cognizione che il Signore diede alla sua serva. Essa ne fu grandemente commossa e con tutti i suffragi che stavano in suo potere si sforzò d'aiutare la povera anima. Di spesso raccontò questa apparizione e se ne servì per esortare le sue figlie spirituali allo zelo per la santa Comunione (43).
Padre F. S. SCHOUPPE d. C. d. G.
Nessun commento:
Posta un commento