IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO
Il 15 febbraio 1874 dovette subire il primo colloquio... E fu così che fino al novembre del 1890 fra l'anima di Suor Maria Gabriella
e Suor Maria della Croce si ebbero le misteriose relazioni
DOMENICA 3 ottobre. - Oh, se vi fosse dato comprendere come Gesù è trattato con indifferenza e disprezzo sulla terra, non solo dal comune della gente, com'è
insultato, schernito, messo in ridicolo, anche da coloro che dovrebbero amarlo! Così l'indifferenza si trova nelle Comunità, fra i Religiosi e le Religiose, suo popolo eletto; là ov'Egli dovrebbe
essere trattato da Amico, da Padre, da Sposo, a momenti non Lo vi si considera più che come un estraneo. La si trova anche, codesta indifferenza, fra il clero. Al presente, più che mai, Gesù è trattato
dai Sacerdoti da pari a pari. Essi che dovrebbero tremare, pensando all'augusta missione loro affidata, il più sovente l'adempiono con freddezza, con tedio! Quanti ve ne sono che posseggano lo spirito interiore?
Il loro numero è piccolo. Qui, in Purgatorio, i sacerdoti che espiano la loro indifferenza e la lor vita senza amore sono numerosi. Le loro colpevoli negligenze devono essere espiate mediante il fuoco e le torture d'ogni
genere. Giudicate da tutto questo se il buon Dio, sì buono, sì amabile per le sue creature, ne trovi che Lo amino e Lo risarciscano. Ahimè! quanto poche ve ne sono! Ecco la grande sofferenza del Cuore
di Gesù: l'ingratitudine tra i suoi; eppure il suo Sacro Cuore è tutto pieno, tutto traboccante d'amore ed Egli non cerca che riversarlo. Gesù vorrebbe trovar delle anime morte a se stesse; verserebbe
in loro il suo amore a torrenti, più che non l'abbia ancor fatto per alcun altro fin qui. Oh! quanto poco son dunque, compresi sulla terra Gesù, la sua misericordia, il suo amore! Si cerca di conoscere, d'approfondir
tutto, eccetto quel che fa la vera felicità! Che tristezza!
Non dovete mai disgustarvi, né esteriormente né interiormente. Fate il possibile per evitare qualsiasi contrarietà. Se, ciò nonostante, avviene che, per
sgarbatezza o per malizia, suppongo, non si faccia quanto si dovrebbe, ebbene, restate calma; una volta commesso il fallo, dal momento che non c'è rimedio, a che pro raccapricciarsene? Sarebbero quasi due falli
in luogo di uno.
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