martedì 15 settembre 2020

IL TRADIMENTO A DIO È LA MORTE DELL’UOMO!



Dio Padre, l’Onnipotente Jhawè, urla tutto il suo dolore per la perdita dei suoi figli.
Ah, quale inganno su di voi, o uomini!
Quale maledizione è su di voi!

Avete accolto nella mia Casa l’assassino e lo avete onorato al mio posto, avete ceduto a lui il vostro passo, vi siete dileguati da Me, il vostro Dio Amore.
Sono nella mia più grande tristezza, ho perduto i miei figli, li ho visti gioire a fianco del maledetto serpente, hanno brindato con lui. Seduti alla sua mensa si sono nutriti del suo pasto avvelenato, ma di nulla si sono accorti. Il loro cuore è sporco, le loro mani macchiate di sangue, hanno ucciso i loro fratelli, si sono abbeverati al calice della morte!
Ah, quale condanna su di voi, figli miei, … i miei prediletti! Coloro ai quali Io donai la mia santa benedizione Mi hanno tradito per timore dell’uomo, non hanno rivolto il loro cuore al loro Dio Amore, anzi, Lo hanno tradito, per un’ora di gloria sulla Terra Lo hanno ancora crocifisso! Poveri uomini! Poveri figli miei e non più miei per vostra libera scelta.
Avete anche voi umiliato la Chiesa di Dio per dare lustro agli idoli! … povere creature mie! Ah, quale dolore per Me!
A quale inganno avete ceduto per un misero pezzo d’argento! Ora la vostra condanna sarà grande, la vostra passione infinita. … Miserum est!

Avete scartato la Croce di Gesù Cristo per favorire pachamama.
… Pietà, pietà, pietà di voi!

L’urlo del Padre è già su di voi, la sua verga attraverserà la vostra debole carne e sarete messi al pascolo del Demonio per sempre. Addio!
La mia Croce ora apparirà nel cielo e tutti la vedranno! Molti periranno per il dolore dei loro peccati.
Il tradimento a Dio è la morte dell’uomo!
Nota: La Pachamama è un inganno religioso. Si tratta, in realtà, di una divinità pagana che appartiene alla cultura e alla religione inca del Perù. In lingua quechua significa “Madre Terra”.
Secondo la mitologia pagana inca, Pachacamac, dio del cielo, si unì a Pachamama e da questa unione nacquero due gemelli, un maschio e una femmina.

Alla luce della Rivelazione Divina, contenuta nella Parola di Dio, nella Tradizione della Chiesa e nel Magistero, la questione è molto semplice: fabbricare idoli da adorare è un peccato gravissimo. Prostrarsi di fronte agli idoli è idolatria. Fare loro offerte, sacrifici, portarli in trionfo, porli su un trono, incoronarli, bruciare loro incenso, rappresenta un evidente culto idolatrico gravemente immorale. Metterli su altari o all’interno di chiese consacrate per venerarli costituisce una vera e propria profanazione.
Carbonia 14.09.2020

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