giovedì 19 agosto 2021

E Gesù gli disse: Prendi la croce che più ti accomoda e mettila sulle spalle

 


Per un accidentato cammino che rendeva più penoso il caldo travolgente del sole d'estate, camminava un pellegrino, portando con pena la croce della sua vita.

    Venuta la notte, si fermò ansimando e nei suoi pensieri diceva: È ben pesante la croce che Nostro Signore mi ha dato. Ah! So che tutti abbiamo bisogno di una croce per somigliare in qualche modo a Cristo, ma questa, quella che porto, mi travolge.

  Signore! Signore! solleva la mia croce. Ti supplico. Era tale la stanchezza dell'uomo che si riposa vicino alla strada e un sonno profondo s'impadronisce di lui, e all'improvviso è circondato da una grande chiarezza, Gesù Cristo gli appare e con dolcezza gli dice:

  Vorresti una croce diversa dalla tua?

Oh sì, Signore, io sono povero, invecchiato e non posso più con questa croce. Cammino da sessant'anni portando questa croce che amo, perché viene da Te, ma Signore... 

  Vieni con me, figlio mio.

 E si è visto davanti a un'immensa grotta. Il Signore gli disse: Qui sono riunite tutte le croci che nella mia misericordia devono aprire agli uomini le porte del cielo. Lascia la tua croce sulla soglia, entra e scegli quella che ti fa più comodo.

  Il pellegrino entra e rimane abbagliato e spaventato nel vedere una tale moltitudine di croci portate dall'inizio del mondo e che dovranno essere portate fino alla fine dei secoli.

  Le ha esaminate a lungo; le pesava, le faceva girare, se le provava, le lasciava. Era la croce del rimorso, la croce dell'invidia, la croce dell'ingratitudine, la croce della famiglia disunita, la croce della malattia, che paralizza i membri, che priva dell'uso dei sensi, la croce dei disprezzi, della calunnia, dell'ignoranza, la croce del tradimento degli amici, la croce delle sofferenze di coloro che si amano, dei cari defunti, la croce del figlio malato, la croce della vecchiaia abbandonata, la croce della povertà, dell'indigente, della fame. E ognuna di loro diceva:

- No, no, non quella.

- È necessario, mio Dio, che ne scelga una?

Senza croce sulla terra, non c'è corona nel cielo

   E l'uomo tornò indietro, studiò di nuovo le croci e riavviò tutto il processo, le guardò, le girava, le provava, e come Gesù lo vede scoraggiato con dolcezza, muove la mano e gli indica la soglia della grotta. Il pellegrino, voltandosi, vede immediatamente una croce che lo attrae, la solleva e un sospiro di pace fugge dalle sue labbra.

 Sembra pesante, ma rispetto alle altre che sono così spaventose.... Posso prenderla Signore?

Prendi l'uomo, dice Gesù Cristo.

 E il pellegrino tende le braccia per prenderla..... e grida: era la sua! , la stessa croce che Dio gli aveva dato nella sua misericordia. La croce che aveva lasciato per pesante. 

  Sotto il velo della leggenda, tu che la sofferenza così lunga, così penosa, così umiliante, strappa un lamento amaro, un mormorio forse, Guarda Gesù Cristo, non solo con la sua mano benedetta indicandoti la croce che devi portare, ma permettendo che Lui paternamente la metta sulle tue spalle e che amorevolmente la sostenga perché tu non senta ancora tutto il suo peso. Questa croce non la chiami semplicemente croce, ma "la mia croce". Questa è stata creata per te, e se tu sapessi con quali precauzioni, con quale tenerezza, con quante cure, le mani divine di Gesù Cristo ne hanno riuniti tutti gli elementi.

  Se tu sapessi anche come la Santissima Vergine che ti ama, povera afflitta, interviene sempre in ciò che è utile alla tua salvezza, se sapessi come lei ha ottenuto da Gesù che guardasse le tue debolezze con comprensione e che questa croce, senza la quale non potresti forse salvarti, fosse meno dura, meno lunga, meno pesante di quello che dovresti portare.

  (Leggenda antica, XIX o precedente)

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