Si scopre che sono stati interpolati falsi canoni, mescolati con i sacri canoni, nei quali, per vana presunzione, gli uomini perduti ripongono la loro fiducia. Ne citerò alcuni per dimostrare chiaramente che non solo loro, ma tutti quelli simili ad essi, ovunque si trovino, sono falsi e del tutto apocrifi.
Si dice, ad esempio, tra l'altro. Un sacerdote, che non ha preso i voti monastici, che pesca con una vergine o una cortigiana, deve fare penitenza con pane secco il martedì, giovedì, venerdì e sabato, per due anni e tre quaresime. Se pesca con un servo di Dio o con un maschio, si aggiunge il digiuno per cinque anni, se l'usanza lo vuole. (0169C) Lo stesso vale per i diaconi. Se non sono monaci, due anni di penitenza. La stessa pena si applica ai monaci senza grado. Poco più avanti troviamo: se un chierico che non ha preso i voti monastici ha fornicato con una vergine, deve fare penitenza per sei mesi. Se si tratta di un canonico, la stessa cosa. Se il reato è frequente, due anni. Alcuni danno dieci anni di penitenza a chi commette il peccato di sodomia. Chi commette abitualmente questo peccato deve essere punito più a lungo. Se ha un grado, viene degradato e sconta la penitenza come un laico. Chi ha fornicato tra le cosce sconta un anno di penitenza. Se recidiva, due anni. Se ha fornicato nella parte posteriore del corpo [ano], tre anni di penitenza. Se ha fornicato con un bambino, due anni. Se ha fornicato con un bruto o con una giumenta, faccia penitenza per dieci anni. Se un vescovo pesca con un quadrupede, si penta per dieci anni e perda il suo grado. Se si tratta di un sacerdote, cinque anni; un diacono, tre; un chierico, due. Ci sono molte altre bugie interpolate nel diritto canonico dall'astuzia sacrilega (01691) del diavolo. Sarebbe meglio cancellarle piuttosto che trascriverle; coprire di disprezzo queste vane fantasticherie piuttosto che inculcarle agli alunni. È in queste sciocchezze che gli uomini carnali ripongono la loro fiducia. Attribuiscono loro la virtù di un sonnifero e si illudono della sicurezza di una speranza vana. Ma vediamo se sono adatti all'autorità canonica. Se dobbiamo temerli o evitarli, ce lo dimostreranno le cose più che le parole.
San Pier Damiani
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