giovedì 4 gennaio 2024

Il Cuore dello Sposo

 


«Dai miei primi voti ho l’abitudine di dormire col mio crocifisso, col mio Sposo crocifisso. Di notte mi sveglio e per qualche istante cerco il mio crocifisso, lo trovo, bacio Gesù e gli dico che lo amo. Mi piace farlo ad un’ora in cui tutti dormono. Mi pare infatti che Gesù sia più mio e gli dono il mio amore mentre le sorelle dormono.

Tuttavia ci fu un periodo in cui pensavo di non piacere a Gesù. Gli chiesi di farmi capire se davvero il mio amore gli dispiaceva o lo ripugnava. Pochi giorni dopo mi svegliai nella notte, come al solito, cercai il mio crocifisso ma non c’era. Accesi la luce e lo ritrovai freddo per terra. Lo accarezzai soavemente tra le mani e dissi a Gesù: Il mio amore ti riscalderà. Ma accadde qualcosa di meraviglioso... ciò che all’inizio sembrava semplicemente un pezzo di freddo metallo, si trasformò in un cuore delicato che batteva nelle mie mani. Mentre il crocifisso si scaldava, aumentavano i palpiti del cuore che tenevo in mano. Mi spaventai quando mi resi conto che veramente non stavo sognando e che non era il mio cuore quello che sentivo battere, poiché Gesù era tra le mie mani e non lo avevo avvicinato al mio cuore. Questo era molto più di quanto avessi potuto sognare: il Cuore di Gesù palpitava nelle mie mani peccatrici, si era fatto piccolo ed aveva voluto che quelle mie povere estremità sentissero il suo battito.

Io non avevo il coraggio di parlare, stentavo a credere in ciò che stavo vivendo, non osavo aprire le mani per paura che scomparisse quella presenza viva di Gesù sotto forma di palpito. Era proprio vero, sentivo i battiti di un cuore vivo tra le mie mani. Era il Cuore del mio Sposo Gesù che mi diceva senza parlare che mi amava e mi inondava di felicità. Non lo dimenticherò mai e non dubiterò mai più del suo amore per me. Per questo voglio essergli fedele e renderlo felice fino alla fine dei miei giorni».

Padre Angel Peña


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